Autonomia, stop da Forza Italia e Fratelli d'Italia

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ROMA on line INTERNO

ROMA. Una lettera al ministro leghista per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, per dire che «è sbagliato affidare l’export a ogni Regione: che facciamo la guerra tra i vini pugliesi e piemontesi?». Emergono nuovi dubbi nella maggioranza in ordine alla riforma dell’autonomia differenziata. A porli sono Antonio Tajani (nella foto a sinistra), ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, e il viceministro agli Affari Esteri, il salernitano Edmondo Cirielli (nella foto a destra). (ROMA on line)

La notizia riportata su altri media

Il giorno dopo la ripresa delle trattative tra il governo e le Regioni Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, l'autonomia differenziata continua ad accendere il dibattito politico. E il Pd veneto che accusa Zaia di «arroganza» per non aver coinvolto l'assemblea legislativa. (ilgazzettino.it)

Oltre a spaccare il Paese, l’Autonomia differenziata continua a spaccare la maggioranza. Il duello tra alleati sulla riforma leghista vede sempre Forza Italia contro il Carroccio. Tajani insiste che l’export con l’estero debba rimanere allo Stato ma è una materia non Lep su cui si può trattare (LA NOTIZIA)

«Al governo e alla maggioranza direi: siate prudenti. Congelate gli effetti della legge sull'autonomia in attesa che la riforma sia completa, utilizzate il tempo per ragionare su ogni aspetto e per spiegare all’opinione pubblica cosa succederà e come». (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

L’analisi di Vespa. Sull’autonomia dialogo tra sordi (anche alleati)

E’ chiaro a tutti, ed è emerso da tutti gli studi di settore, che la legge Calderoli non porterà alcun beneficio per i conti e i servizi del Paese, perché a giochi fatti finirà per aumentare il gap tra Nord e Sud, mentre l’Europa chiede esattamente il contrario, fornendo anche le risorse” – lo afferma in una nota la vicesindaca e Presidente dell’Assemblea regionale Pd, Giusy Iemma. (CatanzaroInforma)

«Sull’autonomia differenziata il governo nazionale freni e faccia un esame di coscienza per comprendere la profonda frattura che questa riforma creerebbe nel Paese. L’intervento (LaC news24)

Il percorso dell’autonomia regionale si semplifica e si complica. Si semplifica perché quattro regioni del Nord (Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria) hanno chiesto al ministro Calderoli di poter procedere con la gestione diretta di un numero di materie variabili tra le nove del Veneto e le sei di Liguria e Piemonte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)