Lo scontro fra Zelensky e Trump: vittoria per Putin
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Metterò un vestito dopo la fine della guerra e sarà simile al suo, forse migliore e forse anche meno caro”. Così Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, rispondendo alla domanda del giornalista Brian Glenn, che aveva chiesto perché non rispetta il decoro della Casa Bianca con il suo vestito casual. I vestiti con stile militare di Zelensky da quando è iniziata la guerra riflettono la tragica situazione del Paese. (Avanti Online)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il presidente ucraino indossava una polo a maniche lunghe lavorata a maglia a tre bottoni con i pantaloni scuri. “Perché non indossa un completo?”, gli ha chiesto il reporter Brian Glenn nello Studio Ovale, provocato la risata del vicepresidente americano JD … (la Repubblica)
Alla fine, l’accordo sulle “terre rare” è saltato, il presidente ucraino se n’è andato anzitempo e la conferenza stampa congiunta è stata annullata. La discussione è degenerata, i toni si sono alzati e ci sono state interruzioni a vicenda, alla presenza dei media. (Esquire Italia)
Donald Trump non allenta il pressing su Kiev e dopo le armi interrompe anche la fornitura di intelligence, per portare Volodymyr Zelensky ad accettare l’accordo di pace. La nuova postura degli americani, non più al fianco degli ucraini, viene osservata con preoccupazione dagli europei. (JUORNO.it)

PUBBLICITÀ Durante l'incontro di venerdì tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, un giornalista conservatore ha chiesto al leader ucraino perché non indossasse un abito. Ma il vestiario del presidente per gli ucraini è un messaggio al resto del mondo, per mostrare la solidarietà a chi è al fronte (Euronews Italiano)
Rita Cacciami In punta di stiletto. Il veleno è previsto nella ricetta. Un uomo messo alla berlina. Un evento epocale, a prescindere dai risvolti politici e belligeranti. E poi c'è la Vanoni (AlessioPorcu.it)
È arcinoto che l’abito non fa il monaco. L’elegante suit di Trump in blu con cravatta rossa - un must del tycoon-presidente Usa – non è stata, e non è, garanzia di buona educazione, né della volontà di firmare una pace giusta e in modo civile. (la Repubblica)