Ispanici, giovani e rurali: ecco l'America che ha virato a destra e ha scelto Donald Trump - I dati

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Open ESTERI

Abbiamo analizzato i dati di 6 categorie di elettori ed elettrici Usa: genere, etnia, età, residenza, appartenenza politica e coloro che hanno votato per la prima volta. Ecco cosa è emerso Assodata la vittoria di Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca, rimane da capire chi lo abbia votato come 47esimo presidente degli Stati Uniti. I dati, anche se ancora provvisori, parlano chiaro: l’elettore tipo del tycoon è il maschio bianco cristiano over 45 che abita nelle regioni rurali del suo Stato. (Open)

Su altri media

– Nello stesso giorno in cui il Cremlino sottolinea l’imprevedibilità del presidente in pectore Donald Trump in politica estera, il Wall Street Journal avverte: "Si prevede che il presidente eletto metta in mostra la potenza economica e militare degli Stati Uniti, cercando di instillare paura nei rivali e ottenere maggiori concessioni dagli alleati". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Seppur fosse tangibile, posta in un luogo fisico e a disposizione di tutti? O se invece si vendesse come prodotto di massa al supermercato? Davvero la verità riscuoterebbe il successo che tutti ci aspetteremmo? (Radio Radio)

Dopo le prime dodici giornate di Serie A è già bagarre pazzesca per i primi posti della classifica. In una lotta così serrata, per ogni candidata al titolo diventa cruciale sbagliare meno delle altre e saper sfruttare ogni occasione a proprio vantaggio. (Terzo Tempo Napoli)

Ora la paura divide il Paese

Sono parole al veleno quelle che Susan Glasser lancia dalle pagine del New Yorker, eppure Donald Trump ha vinto, anzi: ha stravinto. (L'Eco di Bergamo)

SAN LUIS OBISPO (Usa). “È l’ora di mettere le divisioni degli ultimi quattro anni da parte. È arrivata l’ora di unirci”. Così Donald Trump la sera della recente vittoria al suo secondo mandato. Parole pacate che ricordano quelle espresse subito dopo la prima elezione del 2016. (Notizie Geopolitiche)

«Fino a ieri avevo amici le cui idee non condividevo del tutto, ma non ci impedivano di stare vicini», mi racconta uno studente, «ora ci consideriamo nemici e non riusciamo più a vederci». La tensione post elettorale si sente come un ispessimento dell’aria che si respira. (Corriere della Sera)