Aviaria, Bassetti: “Dagli Usa non arrivano buone notizie, l’Italia si attrezzi”

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La Repubblica SALUTE

“I segnali che arrivano dagli Stati Uniti sono tutt'altro che buoni: la cosa più urgente in questa situazione sia di prepararsi, l’Italia si attrezzi”: Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova, commenta così gli ultimi dati che provengono dagli Usa sul virus dell'influenza aviaria H5N1. “Mi pare che abbia preso veramente il campo. Il 202… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Il 2024 sarà l'anno con il maggior numero di casi da quando in qualche modo" il patogeno "è conosciuto e soprattutto sono casi che riguardano un Paese, gli Usa, veramente molto 'vicino'", super collegato a noi, "nel mondo occidentale. (Liberoquotidiano.it)

Le infezioni umane registrate sono eventi isolati derivanti dall'esposizione diretta o ambientale ad animali infetti. Tuttavia, un recente studio italiano – condotto da ricercatori dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e dell'Università di Sassari coordinati da Massimo Ciccozzi – sottolinea che non bisogna dimenticare che «ogni evento di spillover, anche quando isolato, rappresenta un potenziale passo verso l'adattamento e una trasmissione più ampia». (leggo.it)

Dopo le ultime notizie in arrivo dagli Stati Uniti sulle mutazioni del virus, l’infettivologo – primario delle Malattie infettive al San Martino di Genova – conclude: “Siamo circondati, come esseri umani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Primo Caso Grave di Influenza Aviaria negli Stati Uniti: Mutazioni e Implicazioni

Secon… Sessanta persone si sono infettate con il virus dell’influenza aviaria negli ultimi mesi in Stati Uniti e Canada. Uno di loro però è finito sotto stretta osservazione da parte delle autorità sanitarie. (la Repubblica)

I campioni del paziente – finiti sotto la lente degli esperti – raccontano qualcosa in più di come si sta evolvendo il virus. Uccelli, latte, felini... (leggo.it)

Un paziente residente in Louisiana è stato colpito da una grave malattia dopo essere stato infettato dall’Influenza Aviaria Altamente Patogena (HPAI), come comunicato dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti in una dichiarazione rilasciata giovedì. (Scienzenotizie.it)