Oggi l’ultimo saluto ad Aurora: il dolore di parenti e amici attorno alla bara bianca
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BATIGNANO – La chiesa di Batignano non può contenere tutto l’affetto e l’amore dei compaesani di Aurora Bellini, la ragazza di 19 anni morta durante una gita scolastica, sul traghetto che la portava da Napoli a Palermo. Oggi pomeriggio la salma della giovane è giunta a Batignano, nel comune di Grosseto, dove si sta svolgendo la funzione funebre. Una bara bianca portata a spalla da coloro che l’amavano più di ogni cosa al mondo. (IlGiunco.net)
Se ne è parlato anche su altri media
GROSSETO – Sono attesi in serata a Grosseto gli studenti della classe 4 del Cat, Costruzione ambiente e territorio, dell’istituto per Geometri Manetti-Porciatti di Grosseto, frequentata da Aurora Bellini, la 19enne che è stata trovata morta nel bagno della cabina del traghetto a largo di Napoli, tra lunedì e martedì scorsi. (Livesicilia.it)
La ragazza, che frequentava l'istituto superiore per geometri Manetti-Porciatti di Grosseto, si trovava in cabina, a bordo di un traghetto partito da Napoli alla volta di Palermo, quando ha accusato un malore che purtroppo le è stato fatale. (leggo.it)
Per quanti sono stati costretti a rimanere fuori erano state però allestite delle casse acustiche esterne che hanno consentito anche a loro di seguire la cerimonia funebre, commovente e partecipata come accade ogni volta che ad andarsene è un giovane o una giovane. (Corriere Fiorentino)

La procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo, al momento contro ignoti in merito alla morte di Aurora Bellini, una studentessa 19enne di Grosseto, avvenuta su una nave in viaggio da Napoli a Palermo per una gita scolastica. (ROMA on line)
Un malore? Un infarto? C'è un'indagine in corso. Aurora Bellini è morta a 19 anni, su un traghetto. (ilmessaggero.it)
La giovane si è sentita male mentre si trovava sul traghetto che da Napoli l’avrebbe portata, insieme ai suoi compagni di scuola, a Palermo, meta della loro gita. Un viaggio che doveva esser… (La Repubblica Firenze.it)