Difesa, industria, immigrati: le priorità Ue nel 2025 - Start

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Episodio 164730 dicembre 2024 Difesa, industria, immigrati: le priorità Ue nel 2025 di Marta Casadei Quali e quanti sono i beni culturali a rischio per le guerre; i data center in Italia avranno un codice ateco da gennaio (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Tre dossier ampiamente instradati e un quarto su cui si sta lavorando per arrivare a una svolta quanto mai urgente. (Secolo d'Italia)

Come bisogna muoversi nel percorso delle vicende mondiali fra sogno e realtà? Si tratta di due circostanze inevitabilmente agli antipodi oppure la realtà, per darsi una proiezione nel futuro, ha un disperato bisogno di nutrirsi del sogno? Sono tante le contraddizioni che il corso della storia a volte apre nel suo processo politico; ad esempio, sarebbe proprio questo il momento in cui i Paesi europei dovrebbero, per sé stessi e per l’intera Comunità internazionale, operare un deciso salto di qualità nella loro integrazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

In futuro si guarderà piuttosto al 2024 come un anno in cui l’Europa ha continuato a cedere posizioni nel mondo, minata da nemici interni come gli attuali governi ungherese e slovacco, pressa… (La Stampa)

Geopolitica, l'Europa deve cambiare

La transizione verso il 2025 avviene in un contesto in rapida trasformazione, ove le crisi si moltiplicano e si rafforzano a vicenda, erodendo i paradigmi tradizionali delle relazioni internazion… (La Stampa)

Roma, 27 dic. (Agenzia askanews)

Il 2025 si apre per l’Europa con più domande che risposte. Con la guerra in Ucraina è finito anche il modello su cui si basava la nostra sicurezza energetica. Cosa ci fa prevedere per il futuro dell’Europa questa consapevolezza condivisa? La prima osservazione è che, nonostante il vantaggio che noi europei avremmo a trovare risposte comuni nel nuovo contesto, questa strategia è limitata dal fatto di non essere una federazione, ma un’unione in cui la maggior parte delle competenze è degli stati sovrani, stati spesso divisi da interessi diversi e in un contesto in cui la «polis» rimane sostanzialmente nazionale. (Corriere della Sera)