Bollette luce e gas, oltre il danno la beffa. Arera conferma: il mercato libero costa di più

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il Salvagente ECONOMIA

Il presidente dell’Autorità ha attestato che ad oggi le offerte sul mercato libero dell’elettricità appaiono poco attraenti e sono caratterizzate da prezzi normalmente più alti “Ad oggi le offerte sul mercato libero dell’elettricità appaiono poco attraenti rispetto ai diversi servizi regolati, essendo caratterizzate da prezzi normalmente più alti”. A dirlo è il presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, Stefano Basseghini, che ieri ha presentato la relazione annuale, soffermandosi sulla fine del mercato tutelato di gas e di elettricità, che è avvenuta rispettivamente il 31 dicembre 2023 e il 30 giugno 2024. (il Salvagente)

Ne parlano anche altri media

Sono stati pubblicati i volumi della Relazione Annuale sullo Stato dei servizi e sull’Attività ultimata nel 2023 da ARERA. I prezzi dell’energia elettrica in Europa e in Italia sono risultati alti nel primo semestre del 2023 e la causa sono le tensioni internazionali sui mercati all’ingrosso. (HDblog.it)

ROMA (ITALPRESS) – “Non possiamo fare la graduatoria e quindi dobbiamo affrontare i rifiuti con le loro criticità, l’acqua che deve completare le capacità di investimento che si sono determinate e l’energia non è un problema certamente superato”, ha detto Stefano Besseghini, presidente di Arera, a margine della presentazione della relazione annuale. (OglioPoNews)

Leggi tutta la notizia È... (Virgilio)

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Responsabilità: Il candidato selezionato avrà l’opportunità di contribuire al successo dell’azienda svolgendo una serie di mansioni operative all’interno dell’impianto produttivo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Arera lancia l’allarme sulle bollette: prezzi troppo alti sul mercato. I partiti si spartiscono le Commissioni Ue. 1 italiano su 5 ha lavoro green ma guadagna meno. La rassegna stampa Energia (Energia Oltre)

Gli operai anche ieri sono rimasti a casa dopo lo stop forzato iniziato il 25 giugno. “Il record negativo di Cassino Plant, con i dati che mostrano una produzione inferiore di circa il 40% rispetto al 2023, destano grande preoccupazione. (Frosinone News)