L'allarme di Arera sul mercato libero dell'energia

Il presidente dell'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), Stefano Besseghini, ha presentato alla Camera a Roma la relazione annuale dell'Autorità sul 2023 il 9 luglio, dieci giorni dopo la fine del Servizio di Maggior Tutela per la luce (30 giugno) e sei mesi dopo la fine del servizio per il gas (gennaio 2024).

Secondo la relazione, le offerte disponibili sul mercato libero dell'energia appaiono poco attraenti rispetto ai diversi servizi regolati. Questo è dovuto al fatto che i prezzi sul mercato libero sono normalmente più alti. Besseghini sottolinea la necessità di un maggiore controllo e garanzie nel mercato libero per superare la fase di transizione.

La relazione annuale dell'Arera ha anche rivelato che nel 2023 l'Italia ha importato quasi il 17% dell'energia elettrica consumata, la percentuale più alta da inizio del secolo. Questo è avvenuto nonostante la chiusura delle centrali a carbone e il boom delle energie rinnovabili. La produzione nazionale di elettricità è scesa di quasi il 7%, attestandosi a 264,3 terawattora (TWh), a causa di un forte calo della produzione termoelettrica, solo in parte compensato dalle rinnovabili.

Nonostante i prezzi elevati sul mercato libero, è ancora possibile scegliere il miglior fornitore. Tuttavia, è importante fare una ricerca accurata e considerare tutte le opzioni disponibili. Ricordiamo che il passaggio al mercato libero dell'energia non è stato conveniente per i cittadini fino ad ora, ma con una maggiore regolamentazione e controllo, la situazione potrebbe migliorare in futuro.

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