Una manovra draghiana, tra tagli e occasioni perse

Una manovra draghiana, tra tagli e occasioni perse
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Approfondimenti:
il manifesto INTERNO

«Più continuità che sorprese». Questa è la reazione a caldo di fronte alla legge di bilancio 2025 del governo Meloni. Le parziali informazioni fornite dai ministri indicano che siamo davanti ad una manovra «alla Draghi», che peserà per 30 miliardi nel 2025; 35 nel 2026 e 40 nel 2027, e si prefigge l’obiettivo di ridurre il famigerato rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025, al 2,8% nel 2026 e al 2,6% nel 2027 per rispettare le nuove regole fiscali europee. (il manifesto)

Su altri media

È il sostegno annuo per i bambini nati nel 2025: 1.000 euro da spendere per le spese del primo anno di vita. Ma non sarà per tutti. (Corriere della Sera)

Il che conferma che il governo deve parlare solo con i fatti. La “grossa” manovra di bilancio appare migliore degli improvvidi annunci. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Quasi 12 miliardi per il taglio del cuneo fiscale e l'accorpamento dell'Irpef, pari allo 0,58% del Pil e il riordino delle spese fiscali in favore dei nuclei numerosi. E' quanto emerge dalle tabelle del Documento Programmatico di Bilancio. (Adnkronos)

Il bonus bebè e le altre misure per le famiglie nella manovra finanziaria

La legge di Bilancio 2025, varata dal Consiglio dei ministri di martedì, prevede misure per complessivi 30 miliardi di euro. La manovra si muove contestualmente anche nella direzione di eliminare gli sprechi e dare respiro al percorso di miglioramento dei conti pubblici. (il Giornale)

«Il grande caos»: un regista alla ricerca di un titolo a effetto potrebbe usare questo per descrivere la messa a punto della manovra di bilancio: questa procede con relativa compostezza ma rischia di avvitarsi su se stessa. (La Stampa)

Dal bonus bebè alle detrazioni fiscali, il Consiglio dei ministri ha voluto marcare molto il disegno di legge di bilancio 2025, approvato il 15 ottobre, come una manovra per le famiglie. (WIRED Italia)