Le parole di Zoran da Aleppo (di L. Cecchi)
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Negli ultimi giorni Aleppo è stata travolta da un’ennesima ondata di violenza e oppressione. Le fazioni estremiste legate ad Al-Qaeda, armate e sostenute dalla Turchia, hanno preso il controllo della città e delle campagne circostanti, segnando un nuovo capitolo nella progressiva occupazione turca del nord della Siria. Questa mossa, che viola apertamente gli accordi di Astana, non è solo un attacco alla sovranità siriana, ma anche un colpo alla speranza di milioni di civili intrappolati in un conflitto senza fine. (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
Di Beppe Boni ROMA A quattro giorni dalle fiammate di rivolta in Siria con le diplomazie di mezzo mondo che si agitano senza avere i tasti esatti da premere, i ribelli jiadisti continuano ad ampliare il loro raggio d’azione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Perché qui, in quello che rimane della capitale, non importa a quale religione tu appartenga. La gente, dopo essersi lasciata alle spalle il Natale, affolla le vie della città sognando l'anno che verrà. (il Giornale)
Hanno colto l’occasione fornita dal mutamento intervenuto nella situazione geopolitica della regione Con la Russia di Putin, grande alleata di Assad, concentrata sul fronte ucraino, con i miliziani di Hezbollah ridimensionati militarmente da Israele e non in condizione di mandare dal Libano combattenti in Siria per sostenere l’esercito di Assad. (ilmattino.it)
Dopo la ritirata dell’Esercito arabo siriano dalla regione di Aleppo, le Forze della Siria Democratica (Sdf) hanno inviato ingenti rinforzi nei quartieri Ashrafieh e Sheikh Maqsoud della città, parte dell’Amministrazione autonoma democratica della Siria del nord est (Daanes), seppur geograficamente divisi dal resto del territorio autonomo. (il manifesto)
Milano, 3 dic. L'attacco dei gruppi sostenuti dalla Turchia è avvenuto pochi giorni dopo che il gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e le fazioni alleate hanno lanciato un'offensiva lampo dalla Siria nordoccidentale vicino al confine turco, strappando fasce di territorio al controllo del governo, tra cui la seconda città della Siria, Aleppo (il Dolomiti)
È venuto alla luce senza amore perché nessuno dei due genitori era convinto di volerlo. Ha fermato i bombardamenti su Beirut, chiuso l’incubo dei droni israeliani su tutto il Paese, fermato i razzi di Hezbollah sul nord dello Stato ebraico, ma non è riuscito a mettere le armi a tacere. (Corriere della Sera)