Siria, i ribelli conquistano località nella provincia di Hama
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Siria, i ribelli conquistano località nella provincia di Hama 03 dicembre 2024 Roma, 3 dic. - Dopo aver conquistato ampie zone del Nord, i ribelli guidati dagli islamisti sono avanzati verso la quarta città della Siria, Hama. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani hanno preso il controllo di diverse località della provincia dopo violenti scontri con le forze siriane. Il gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e i suoi alleati hanno incontrato una resistenza molto più dura nelle campagne a Nord della città, rispetto alla regione di Aleppo da dove lo scorso 27 novembre è partita l'offensiva. (Il Sole 24 ORE)
Su altri media
Mentre si registrano già 600 vittime nei combattimenti. Contemporaneamente intorno al regime di Assad si muovono più o meno indirettamente Turchia, che appoggia i ribelli, e Russia, tradizionale alleato della Siria (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«La situazione si fa sempre più cupa. I bisogni primari come l’acqua, l’elettricità e il pane si stanno esaurendo. (il manifesto)
Nelle prime ore della notte, due villaggi del sud del Libano sono stati bersagliati dai raid israeliani. Le autorità sanitarie libanesi hanno confermato l’ampiezza della tragedia, sottolineando l’intensità degli attacchi che non hanno risparmiato neanche le aree residenziali. (Ultima Voce)
Perché qui, in quello che rimane della capitale, non importa a quale religione tu appartenga. Qui, mentre l'Isis cerca di imporre una sola bandiera (quella nera) e un solo credo (quello dell'islam più radicale) tutti festeggiano la nascita di Cristo. (il Giornale)
verso aree sicure. In seguito all'assalto da parte di gruppi sostenuti da Ankara che hanno preso il controllo delle città in cui vivevano in tanti si spsotano verso zone controllate dai curdi più a est. (il Dolomiti)
I ribelli siriani controllano ormai la maggior parte di Aleppo e in rete è circolato un video che mostra i miliziani entrare in quello che si ritiene essere un palazzo di proprietà del presidente Bashar al-Assad. (LAPRESSE)