Libano, Crosetto: “Servono nuove regole di ingaggio per Unifil. Pronti a evacuare soldati, ma una fuga minerebbe credibilità dell’Onu”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dinanzi a un’aula del Senato quasi deserta – alle 10.16 i presenti erano 59 – Guido Crosetto ha letto la sua informativa sul Libano dopo gli attacchi di Israele alle basi Unifil a guida italiana. “Continuiamo a lavorare ad una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, è l’unica possibile – ha detto il ministro della Difesa, che ha rimandato il viaggio a Bruxelles dove era atteso ad un vertice della Nato per informare il Parlamento – . (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

"O c'è Unifil o c'è la guerra". Lo ha ribadito in aula alla Camera il ministro della Difesa Guido Crosetto nella sua informativa sugli attacchi israeliani a Unifil. (ilmessaggero.it)

La premier Meloni ha criticato Israele per gli attacchi a Unifil: "Non ci ritiriamo dal Libano". (Sky Tg24 )

Lo dice il vice segretario di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo rilanciato dai media arabi. Dopo un cessate il fuoco, i coloni israeliani potranno tornare al nord", ha detto Qassem. (la Repubblica)

Crosetto: «Fuga dal Libano minerebbe la credibilità Onu»

"Se rinunciassimo alla presenza dei militari di Unifil in quest'area del mondo rinunceremmo definitivamente alla capacità di risolvere in modo pacifico le controversie internazionali - ha osservato il ministro - In gioco ci sono principi universali, la possibilità per le nazioni di intervenire in aree di crisi per risolvere le situazioni senza uso della forza". (Tiscali Notizie)

Ieri lo ha ribadito la premier Meloni. I ripetuti attacchi alla missione Unifil sono una ferita inferta non solo alle Nazioni Unite ma anche alla storia più nobile della politica estera italiana. (Avvenire)

«Voglio che sia chiaro e resti agli atti: non è messa in discussione la nostra partecipazione a Unifil, che proseguirà fino a quando ve ne sarà la necessità e le Nazioni Unite, insieme ai 50 Stati contributori, non decideranno diversamente. (Il Sole 24 ORE)