Bozza Cop29, impegno paesi ricchi per 250 miliardi all’anno

Bozza Cop29, impegno paesi ricchi per 250 miliardi all’anno
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Il Sole 24 ORE ESTERI

La bozza della Cop29 di Baku sulla finanza climatica, uscita poco fa “decide di porre un obiettivo in estensione” di quanto previsto dall’Accordo di Parigi, “con i paesi in via di sviluppo che prendono l’iniziativa di arrivare a 250 miliardi di dollari all’anno al 2035 per i paesi in via di sviluppo per l’azione climatica”. L’obiettivo dei 250 miliardi di dollari aiuti all’anno al 2035 è una decisione vincolante che dovrebbe prendere la Cop29, secondo la bozza. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

I negoziati, entrati nella loro fase più delicata, vedono i principali attori internazionali muovere le pedine su una scacchiera di interessi divergenti, con al centro la questione della finanza climatica. (Secolo d'Italia)

. Una assemblea plenaria della Cop29 è fissata per le 22 ora di Baku (le 19 in Italia). (Tiscali Notizie)

Pubblicati i nuovi testi alla Cop29 di Baku. C’è la cifra di 1.300 miliardi di dollari, ma con un linguaggio molto vago e quindi debole. (LifeGate)

COP29: pesa il divario sulla finanza

La COP29 ha portato avanti alcuni elementi essenziali per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale, costruendo un consenso tra le parti interessate su temi chiave, tra cui i finanziamenti per il clima, la trasparenza e il sostegno ai Paesi in via di sviluppo e alle popolazioni più vulnerabili nella transizione ai combustibili fossili e, naturalmente, ai danni già persistenti dei cambiamenti climatici. (ISPI)

In una nota ai delegati di venerdì, riportata da Reuters, la presidenza della Cop29 ha affermato: “Incoraggiamo le parti a continuare a collaborare all’interno e tra i gruppi con l’obiettivo di proporre proposte di collegamento che ci aiuteranno a finalizzare il nostro lavoro qui a Baku”. (Agenzia askanews)

I paesi ricchi sono intenzionati a dare 250 miliardi di euro all’anno entro il 2035 al Sud del mondo. Una somma che, già lontana anni luce dalle esigenze e dalle istanze dei Paesi poveri e in via di sviluppo, include anche le risorse mobilitate nella finanza privata. (Il Fatto Quotidiano)