Attacco hacker, in tilt i siti di Farnesina e aeroporti: la rivendicazione del gruppo filo-russo "noname"
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In perfetto stile acktivista, il gruppo hacker filo-russo Noname057 alle 8 del mattino sferra il suo attacco combinato, basato sull’intasamento del sistema attraverso un’ondata di richieste fasulle, ai siti del Ministero degli Esteri, degli aeroporti di Linate e Malpensa, e di portali locali dei trasporti come Siena Mobilità, Gtt Autolinee Torino e Federtrasporto. Si sospetta un attacco hacker anche dietro a ritardi e problemi nell’acquisto dei biglietti online di Trenitalia, ma la causa si rivela poi tecnica interna, non provocata dalla “guerra ibrida” di Mosca (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri giornali
Ad annunciare l'azione - scrivendo sulla propria chat: "I russofobi italiani ricevono una meritata risposta informatica" - sono stati gli stessi criminali informatici elencando la lista di vari siti che attualmente risultano irraggiungibili o malfunzionanti. (Tiscali Notizie)
Un massiccio attacco hacker ai domini di Acqua Novara Vco ha rischiato di mandare fuori uso la gestione dell’intero ciclo idrico di due province, ma il sistema di protezione informatico della società ha retto bene ed ha respinto l’incursione che avrebbe potuto causare danni molto gravi. (La Stampa)
“Siamo alle prese con un attacco hacker russo al sito della Farnesina, è il terzo in tre giorni. Stiamo ripristinando il sito e anche per questo motivo ho deciso da qualche settimana di attuare una ristrutturazione al Ministero degli Esteri, rafforzando la sicurezza cibernetica e dell’intelligenza artificiale. (Il Sole 24 ORE)
Non è stata la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima. Perché quella che è stata definita «guerra ibrida», da tempo Mosca la combatte anche così. Sabotaggi, ingerenze, tentativi di manipolare l'opinione pubblica su Web e social ma anche attacchi hacker, come quello che ieri ha mandato temporaneamente in tilt i siti internet, e di conseguenza la funzionalità, degli aeroporti di Milano, Linate e Malpensa, ma preso di mira anche siti istituzionali come quello del ministero degli Esteri. (il Giornale)
Di Andrea Gianni MILANO I pirati informatici filorussi, che in passato hanno già preso di mira banche e siti istituzionali in Italia e in altri Paesi che appoggiano l’Ucraina, sono tornati a colpire. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il portale dei trasporti torinesi ha però resistito all'attacco. "Hanno provato ad hackerare il sistema ma non sono riusciti" commentano dall'azienda, in contatto con i tecnici per la segnalazione di eventuali disservizi che, tuttavia, al momento non risultano. (La Repubblica)