Ecco come cambia la norma anti-Renzi
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Cambia ancora la cosiddetta norma anti-Renzi, l'emendamento alla manovra voluto da Giorgia Meloni per bloccare le consulenze all'estero dei parlamentari. Chiaro l'intento di colpire l'ex premier e leader di Italia Viva, che in passato ha ricevuto corposi compensi dall'Arabia Saudita per la sua attività di conferenziere, scatenando un mare di polemiche. Quello che rende la misura inconsueta, è che non si tratta di un semplice divieto dovuto all'incompatibilità del ruolo di parlamentare con quello di consulente per degli Stati extra Ue, ma che in caso di violazione la cifra ricevuta vada versata allo Stato sotto forma di sanzione. (Today.it)
Su altri giornali
A cura di Annalisa Cangemi Cambia ancora la cosiddetta norma anti-Renzi, contenuta nell'emendamento dei relatori alla manovra 2025. (Fanpage.it)
La norma contro di lui è “sovietica e ci rende un paese sudamericano, ma la mia reazione è fiorentina: frega niente”, annuncia Matteo Renzi in Transatlantico al Senato, e mentre lo dice passa Massimiliano Romeo, neosegretario della Lega lombarda e presidente dei senatori leghisti. (L'HuffPost)
Alla buvette, però, il leader di Italia viva si sfoga: «Sono riusciti a fare una cosa sovietica in salsa sudamericana. Ma non nomina mai la norma che sembra studiata per lui. (Corriere della Sera)
Tensione sugli emendamenti riformulati: slitta ancora il passaggio alla Camera. E il via libera definitivo dal Senato non prima del 28 dicembre (Open)
"Oggi pomeriggio dirò tutto quello che c’è da dire a chiusura di questa triste vicenda - annuncia l’ex premier a Today. (Today.it)
"Secondo me è un principio giusto avere norme uguali per tutti. Se noi decidiamo che tutti i parlamentari possono fare solo i parlamentari è giusto e io lo voto. Se vale per tutti ci sto. Se decidiamo di fare una regola per cui il parlamentare prende lo stipendio in base alle presenze in Aula io ci sto. (Il Sole 24 ORE)