Calenzano, la protesta sindacale dopo l'esplosione al deposito Eni: "Ogni morto è una sconfitta"

Calenzano, la protesta sindacale dopo l'esplosione al deposito Eni: Ogni morto è una sconfitta
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La Stampa INTERNO

Calenzano, la protesta sindacale dopo l'esplosione al deposito Eni: "Ogni morto è una sconfitta" Ci sono sindacalisti, lavoratori, esponenti politici. La manifestazione di protesta indetta a Calenzano da Cgil, Cisl e Uil dopo la morte dei cinque operai nell'esplosione allo stabilimento Eni mette al centro la sicurezza. Vengono citati dal palco i nomi delle vittime per poi affermare che «Ogni morto è una sconfitta per tutti». (La Stampa)

Su altri giornali

L’esplosione di lunedì mattina ha provocato la morte di cinque persone. I feriti sono stati tutti dimessi, tranne tre che sono ricoverati in codice rosso: due nel centro grandi ustionati di Pisa, uno in terapia subintensiva all'ospedale fiorentino di Careggi. (Sky Tg24 )

“Siamo stanchi di sentire di uomini e donne che muoiono mentre lavorano”. Non è solo il vento di tramontana che soffia su piazza Vittorio Veneto a far stringere nei giubbotti e nei piumini le oltre mille persone che partecipano alla manifestazione di Cgil Cisl Uil per reclamare più sicurezza. (il manifesto)

È quanto emerge da un “carteggio”, di cui Repubblica è entrata in possesso, tra lo stesso Martinelli e l’azienda… Una situazione di pericolo che lo aveva spinto a chiedere un confronto ai responsabili della sicurezza. (La Repubblica Firenze.it)

Tragedia al deposito Eni di Calenzano: le storie delle cinque vittime dell’esplosione

A testimoniarlo non è solo la lettera — che Repubblica ha pubblicato ieri in esclusiva — che aveva inviato alla sua azienda (la Bt traporti), per denunciare «continue anomalie riscontrate sulla base di carico». (La Repubblica Firenze.it)

Calenzano, 11 dicembre " Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime dell'incidente al deposito carburanti Eni di via Erbosa.... (Virgilio)

Cinque lavoratori, tra autotrasportatori e manutentori, hanno perso la vita mentre si trovavano nell’area delle pensiline di carico. Le vittime, tutte italiane, erano professionisti esperti, impegnati quotidianamente in attività che li portavano a viaggiare per tutta la penisola. (Tiscali Notizie)