“Truppe cinesi in Ucraina”. Come si fabbrica una fake news…
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Fosse stata vera, la notizia sarebbe stata certamente “epocale”, di quelle che cambiano radicalmente il quadro complessivo. Almeno quanto il passaggio di consegne da Biden a Trump… Il settimanale tedesco Welt Am Sonntag, supplemento domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, ha filtrato un’indiscrezione circolante nei palazzi di Bruxelles secondo cui la Cina starebbe “valutando” di unirsi alla cosiddetta “coalizione dei volonterosi europei” per inviare truppe di interposizione in Ucraina (Contropiano)
Su altri giornali
Oppure addirittura un tentativo deliberato di irruzione in un contesto, quello europeo, in rotta di collisione con gli Stati Uniti e trasformatosi in prateria da occupare. Nelle ultime ore si parla con insistenza di un eventuale coinvolgimento della Cina in una missione di mantenimento della pace in Ucraina, e dell’ingresso di Pechino nella cosiddetta coalizione dei volenterosi europei. (Inside Over)
Ucraina, Cina valuta invio di peacekeeper e adesione a coalizione dei volenterosi 23 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)
Peacekeeper cinesi in Ucraina? Tutto falso. (Sky Tg24 )

Sembra che la Cina possa prendere in considerazione l’idea di unirsi alla “coalizione dei volenterosi”, che sta discutendo l’invio di forze di peacekeeping in Ucraina per aiutare a mediare un possibile accordo di pace tra Kyiv e Mosca, garantendo, in qualche modo, la parte più fragile, da possibili colpi di mano russi. (Nicola Porro)
Quindi, se la Cina intende muoversi in questa direzione, penso che sia quella giusta per garantire pace e stabilita' in quella difficile parte del mondo". (Tiscali Notizie)
– La Cina ha smentito oggi l’esistenza di trattative con l’Europa per il possibile invio di peacekeeper in Ucraina nell’ambito dell’iniziativa di creare una “coalizione di volenterosi”.Sabato il giornale tedesco Welt am Sonntag, citando fonti nei circoli diplomatici dell’Ue, ha sostenuto che diplomatici cinesi avrebbero chiesto a Bruxelles se una simile iniziativa sarebbe possibile o addirittura auspicabile dal punto di vista dell’Unione europea. (Agenzia askanews)