Clint Eastwood a 94 anni torna a fare centro con "Giurato numero 2"

Clint Eastwood a 94 anni torna a fare centro con Giurato numero 2
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La giustizia come dea bendata armata di spada e bilancia apre Giurato numero 2, quarantaduesimo film diretto da Clint Eastwood. L'immagine mitologica della figlia di Zeus, animata al computer, viene poi seguita nel film da una donna reale, mingherlina, incinta, con gli occhi coperti da un foulard. Viene scherzosamente guidata dal marito mentre procede a tentoni verso la stanza per il figlio che la coppia sta aspettando. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alla veneranda età di novantaquattro anni, Eastwood continua a dimostrare una dedizione al cinema e un’energia creativa che sfidano il tempo e i limiti. Nel vasto panorama del cinema mondiale, pochi nomi evocano una così forte aura di carisma e rispetto come quello di Clint Eastwood (Taxidrivers.it)

Il leggendario autore e attore torna nelle sale italiane col suo ultimo film. (ComingSoon.it)

In sala arriva Giurato Numero 2, di Clint Eastwood. Justin Kemp (Nicholas Hoult) è un padre di famiglia che presta servizio come giurato in un processo per omicidio. (il Resto del Carlino)

Giurato numero 2, l'ultimo film di Clint Eastwood è l'esempio di come si fa il vero cinema adulto

Com’è questo Il Gladiatore II di Ridley Scott ? Leggete la nostra recensione del film con Paul Mescal e un inedito Denzel Washington “cattivissimo”. (AMICA - La rivista moda donna)

Con "Giurato Numero 2" Clint Eastwood torna a parlarci di giustizia e paura "Giurato Numero 2" segna il ritorno del fu Straniero Senza Nome sul grande schermo. Presentato quasi in sordina in patria, il nuovo film di Clint Eastwood è un legal drama apparentemente semplice a livello narrativo, ma in realtà capace di arrivare a scavare in profondità dentro il concetto di moralità, di coscienza e responsabilità. (Today.it)

Giurato n.2 invece è a sorpresa un grande film, diretto con una mano ferma da ragazzino, e “se fosse il suo ultimo film” sarebbe davvero l’epigrafe perfetta di un’intera carriera da regista. L’ultimo, Cry Macho, era sembrato molto fuori forma, comprensibilmente confuso e spuntato vista anche l’età. (WIRED Italia)