Libia: Al Kikli ha un visto Schengen e non è ricercato

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LAPRESSE INTERNO

Roma, 21 mar. – Abdul Ghani al Kikli, il cittadino libico che si è recato a Roma per fare visita al ministro Adel Jumaa ricoverato in un ospedale della capitale, ha un visto Schengen e non è ricercato. Lo sottolinea una fonte della Farnesina. L’organizzazione a cui appartiene al Kikli – spiega ancora la stessa fonte – dipende direttamente dal Consiglio presidenziale libico. LaPresse (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri giornali

“Al-Kikli, è accusato dal Dipartimento di Stato americano di crimini contro l'umanità e accusato dall'Onu di gravi e ripetute violazioni perché guida la milizia libica”, ricorda la segretaria. Sulla presenza a Roma del comandante libico delle Ssa Al Kikli, rivelata da Repubblica, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein chiama in causa il governo e chiede immediate spiegazioni. (la Repubblica)

A Roma sono arrivati anche esponenti di rango del governo e della classe dirigente vicina al premier Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh. (la Repubblica)

E anche stavolta è una foto, che sarebbe stata scattata in un clinica della Capitale, a innescare le polemiche. Protagonista è Abdul Ghani al-Kikli , che guida la milizia Stability Support Apparatus ed è accusato di crimini contro l’umanità. (Il Sole 24 ORE)

A parlarne è Repubblica. Accompagnato da alti papaveri del governo libico, ha fatto visita al ministro (Open)

Chi è Abdul Ghani Al-Kikli Secondo Husam El Gomati, attivista libico tra le persone spiate da Paragon, il capo delle milizie di Tripoli Abdul Ghani Al-Kikli si sarebbe recato in Italia, più precisamente a Roma (Virgilio Notizie)

“Un altro torturatore libico, su cui pende una denuncia alla Corte Penale internazionale per oltre 500 crimini commessi, accolto a Roma come un pascià e curato presso una struttura sanitaria della Capitale. (Civonline)