Putin cerca sponde con Xi ed Erdogan
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Ascolta ora 00:00 00:00 Più che un vertice è stato un pretesto. Gli incontri a margine dell'Organizzazione per la cooperazione di Shangai in corso ad Astana sono stati l'occasione buona per il leader con pochissimi amici come Vladimir Putin per rinsaldare rapporti e cercare sponde. In particolare con il leader cinese Xi Jinping e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Il faccia a faccia Putin-Xi è durato poco meno di un'ora e hanno portato lo Zar a definire le relazioni Mosca-Pechino in una «età dell'oro». (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
È vero che non ha ottenuto dal padrone di casa Kassym-Jomart Tokayev gli stessi onori riservati a Xi Jinping, con pattuglie di aerei militari che sfrecciavano sopr… (La Stampa)
Questo il messaggio recapitato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al collega russo Vladimir Putin, durante un faccia a faccia avvenuto nella capitale del Kazakistan Astana. «Una pace giusta in Ucraina è possibile». (Gazzetta del Sud)
A parole dicono di non voler creare “blocchi o alleanze”, poiché la loro cooperazione - diversamente da quella degli altri - “non è diretta contro nessuno”. I protagonisti di questa storia sono il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Xi Jinping, che tornano a incontrarsi - per la seconda volta in due mesi - in uno dei formati divenuti, nel tempo, veicolo dell’affermazione di un ordine “alternativo” rispetto a quello democratico guidato dagli Stati Uniti. (L'HuffPost)
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«Una pace giusta in Ucraina è possibile». Questo il messaggio di Erdogan a Putin, recapitato all'interno di un faccia a faccia in cui il leader turco ha ribadito la road map di Ankara. (La Stampa)
Il presidente turco Recep Tap Erdogan e quello russo Vladimir Putin si sono incontrati ad Astana, in Kazakistan, a margine del vertice Sco, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai composta da Cina, Kazakistan, Russia, Iran, Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan, India, Pakistan e con oggi Bielorussia. (Notizie Geopolitiche)
La nostra cooperazione «non è contro nessuno», è «solo nell’interesse dei nostri popoli» e anzi «sta diventando un importante fattore stabilizzante sulla scena internazionale». (il manifesto)