Russi. Grande commozione per Lorenzo Cubello, lavoratore morto nell'esplosione alla Toyota

Russi. Grande commozione per Lorenzo Cubello, lavoratore morto nell'esplosione alla Toyota
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ravennanotizie.it INTERNO

Il drammatico incidente alla Toyota Material Handling di Bargellino, ha colpito direttamente anche il territorio ravennate: Lorenzo Cubello, il 37enne morto nell’esplosione dello stabilimento, viveva a Russi. Lascia la compagna incinta di 7 mesi e il figlio della donna. Nel Comune di Russi forte commozione per la scomparsa di Lorenzo Cubello. Centinaia i commenti e le interazioni effettuate dagli utenti nel post del Comune di Russi per ricordare lo sfortunato 37enne. (ravennanotizie.it)

Su altri media

Nelle fabbriche metalmeccaniche bolognesi è stata alta l'adesione allo sciopero indetto dopo l'incidente sul lavoro costato la vita mercoledì a due lavoratori in Toyota. (Tiscali Notizie)

Da giorni è chiusa nel dolore di aver perso la persona con cui programmava insieme una vita e una famiglia: aspetta infatti una bimba. Poche parole. (il Resto del Carlino)

Lavoratori in presidio presso lo stabilimento Toyota Tmhmi di San Donato, questa mattina, venerdì, nel corso del quale i 50 dipendenti del sito produttivo di via Civesio si sono riuniti in uno sciopero alzando le bandiere a lutto in segno di cordoglio e di vicinanza ai colleghi e alle loro famiglie dello stabilimento di Bologna dove ieri, giovedì, nella terribile esplosione hanno perso la vita 2 lavoratori - Fabio Tosi, 34 anni, Lorenzo Cubello 37 anni - e altri 11 sono rimasti feriti . (Il Cittadino)

Marco Revelli: “Pochi ispettori e politica distratta. Un tempo Toyota era un modello”

"Abbiamo visto il muro caduto, la nostra squadra di primo soccorso è entrata in azienda, sono stati dei leoni, davvero coraggiosi, ho saputo che una persona si è salvata grazie a loro". "Ho visto la comunità Toyota perchè noi siamo una comunità, stringersi e sostenersi uno con l'altro". (La Repubblica)

Forse dal motore di un impianto di climatizzazione, con all’interno un compressore, che si trovava accanto al muro del capannone, vicino a un deposito di materiale. E Nicoletta Tempera L’esplosione letale è partita dall’esterno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Revelli, qual è stata la sua prima reazione? «La prima impressione è una constatazione amara, molto amara: non c’è più la Toyota di una volta. Lo dico perché quarant’anni fa la Toyota era un modello per tutti noi che studiavamo il sistema della manifattura. (La Stampa)