Gioele morto a 10 anni schiacciato da una porta di calcio. A Ozieri non si ferma la festa patronale con concerto di Fedez
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SASSARI – «Non vi fermate! È l’unico figlio che ho!». Il grido straziante di una madre si alza dal campo di calcio Raimondo Meledina, quartiere di San Nicola, Ozieri. Medici e sanitari stanno tentando di rianimare con il defibrillatore la sua creatura, Gioele Putzu, 10 anni, che 40 minuti dopo smette di respirare, schiacciato da una porta di calcetto. Sono le 18.30, a distanza ormai di quasi un’ora dal principio della tragedia che nella serata di ieri ha sconvolto due comunità, la logudorese, scenario della vicenda, e quella di Olbia, dove il piccolo, che era appassionato di judo, viveva con la mamma, Antonella Casula, e il padre Ivan Putzu, noto barman. (StatoQuotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Il concerto di Fedez (nell'ambito dei festeggiamenti per la patrona Beata Vergione del Rimedio) che si è tenuto ieri a Ozieri vicino al luogo dove poche ore prima era morto il piccolo Gioele Putzu, ha innescato sui social violente polemiche. (L'Unione Sarda.it)
Muore un bambino, ma la festa non si ferma: compreso il concerto di Fedez. Non si placano le polemiche, soprattutto sui social, per il concerto del rapper ieri notte a Ozieri, nell'ambito della festa patronale in onore della Beata Vergine del Rimedio. (leggo.it)
Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele". (Fanpage.it)
Di: Redazione Sardegna Live Cancellati tutti gli eventi in programma a Ozieri in onore della Beata Vergine del Rimedio (Sardegna Live)
Da un lato la musica a tutto volume, dall’altra l’inferno di una vita spezzata: è rabbia a Ozieri per la mancata sospensione della festa per la Beata Vergine del Rimedio dopo la morte del piccolo Gioele Putzu. (Cagliaripad.it)
La tragedia del bimbo morto schiacciato da una porta di calcio non ferma la festa del Paese. In particolare, intorno alle 22 si è tenuto il concerto di Fedez, con migliaia di fan in festa. (La Stampa)
