«Bisogna riconoscere che molti aggressori sono stranieri»: Salvini fa eco a Valditara nella giornata contro la violenza sulle donne
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Il vicepremier Salvini ribadisce quanto sostenuto Valditara e Meloni, collegando la violenza sulle donne all'immigrazione «Difendere le ragazze significa anche riconoscere l’inevitabile e crescente incidenza degli aggressori stranieri». Così il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto con un post su X in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, collegando la sicurezza delle donne alla gestione dell’immigrazione come aveva fatto pochi giorni fa il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara, sostenendo per altro che «in Italia il patriarcato è finito». (Open)
Se ne è parlato anche su altri media
La dichiarazione della premier, che fa sicuramente discutere, intende evidenziare come l’immigrazione illegale incida su alcuni episodi di violenza, associandola a situazioni di degrado sociale. (Virgilio Notizie)
“Colpisce che in una giornata come questa da destra e nel governo continuino a cercare nemici e a individuare colpevoli ‘stranieri’ per reati, come quelli della violenza contro le donne e del femminicidio, che le statistiche, non il Pd, ci dicono essere di natura non etnica ma nella maggioranza dei casi assolutamente ‘nostrana’". (Civonline)
La Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne è l'occasione per accendere un faro ancora più forte su una piaga italiana, ma non solo, che ogni anno miete migliaia di vittime. Vengono spesso analizzate le ragioni sociologiche del fenomeno, che spesso ha la sua matrice all'interno dell'ambito familiare. (il Giornale)
In occasione della giornata internazionale delle donne, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha elencato sui suoi profili social una serie di vittime di femminicidi affermando che "difendere le ragazze significa però anche riconoscere l'inevitabile e crescente incidenza degli aggressori stranieri" che, secondo il Segretario del Carroccio, segna "un dato preoccupante che non sminuisce in alcun modo i casi italiani ma evidenzia le pericolose conseguenze di un'immigrazione incontrollata, spesso proveniente da Paesi che non condividono i principi e i valori occidentali". (Today.it)
Le parole della presidente hanno suscitato una reazione immediata, in particolare da parte di associazioni femministe, che hanno sottolineato come il focus sulla provenienza degli autori di violenza possa distogliere l’attenzione dalle reali problematiche sociali che alimentano la violenza di genere, come la cultura patriarcale, la misoginia e la mancanza di educazione al rispetto delle donne. (Ultima Voce)
Arrivano messaggi e testimonianze dalla politica e dalle istituzioni. A partire dal Codice Rosso, una legge voluta dalla Lega con Giulia Bongiorno che ha messo a disposizione un importante strumento a tutela delle vittime di violenze». (Corriere della Sera)