Streaming illegali, Abodi: "Contro pirateria si puniscano fruitori"

Streaming illegali, Abodi: Contro pirateria si puniscano fruitori
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Milan News INTERNO

Streaming illegali, Abodi: "Contro pirateria si puniscano fruitori" "I temi della pirateria e delle scommesse illegali riguardano l'economia criminale, che va oltre gli interessi legittimi della Serie A. Il salto di qualità si farà quando, oltre a interrompere il servizio illegale, si perseguiranno i fruitori del servizio". Sono queste le parole di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a margine della presentazione del progetto "Sport per la Legalità" in merito alla maxi operazione anti pirateria che ha portato a smantellare un giro d'affari da 250 milioni al mese in Europa (Milan News)

Su altri media

È partito tutto da Catania, ma una delle prime mosse decisive che "le guardie" hanno assestato ai "ladri", nella lotta costante contro la pirateria per la trasmissione degli eventi sportivi in tv in Europa, è stata messa in atto nella giornata di ieri quando la Polizia Postale ha sequestrato e azzerato il più grande organismo di ritrasmissione illegale d'Europa. (Calciomercato.com)

Dieci euro al mese, invece dei soliti 50-70 euro per poter essere abilitati a vedere ogni giorno, 24 ore su 24, oltre 130mila offerte audio-video piratate, non solo partite di calcio e altri eventi sportivi, ma tutto il panorama televisivo nazionale e internazionale. (Corriere Roma)

TUTTOmercatoWEB.com Continua la guerra di DAZN alla pirateria e si arricchisce di un nuovo capitolo. Come racconta La Repubblica, infatti, la piattaforma streaming che detiene i diritti televisivi della Serie A fino al 2029 ha attivato il proprio team di legali con l'obiettivo di dare una spallata al cosiddetto 'pezzotto', provando a colpirne anche gli utilizzatori finali. (La Lazio Siamo Noi)

Piattaforme tv pirata. Il ‘distributore’ bolognese

La pay-tv che detiene i diritti della Serie A DAZN vuole denunciare chi guarda le partite utilizzando servizi di streaming illegali: sporgerà denuncia contro l'utente del pezzotto che rischia ora, come in Inghilterra, di pagare a caro prezzo l'aver visto illegalmente contenuti soggetti a diritti di trasmissione televisiva e d'autore. (Fanpage.it)

Parliamo di Dazn che, scrive La Repubblica, avrebbe intenzione di portare in tribunale coloro che utilizzavano il decoder illegale per poter guardare i contenuti a pagamento di diverse piattaforme a pagamento. (Sport Mediaset)

C’è anche un cinquantenne bolognese tra i 102 indagati dell’inchiesta della Procura catanese che ha bloccato un network internazionale di pirati online, con un giro di affari pari a 3 miliardi di euro l’anno e un danno per le società di pay tv da 10 miliardi l’anno. (il Resto del Carlino)