Tagli e accise, già domani l'ok. Banche, si tratta a oltranza sul contributo

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Avvenire INTERNO

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al summit Euro-Mediterraneo di Cipro. - REUTERS Luci accese fino a tarda ora martedì 15 a Palazzo Chigi. Sul tavolo del Consiglio dei ministri convocato per le 20, al termine di una giornata che sarà quanto mai lunga per Giorgia Meloni (comincerà alle 9 e 30 in Senato con le comunicazioni sul Consiglio Europeo), è previsto l’intero pacchetto che la premier ha voluto anticipare anche per evitare lo stillicidio di dichiarazioni che agitano la maggioranza: non solo, come si pensava, il Dpb, il Documento programmatico di bilancio (in pratica le tabelle con i numeri da mandare a Bruxelles), ma l’intero disegno di legge di Bilancio e il decreto fiscale. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo si legge nella convocazione inviata ai ministri. (Il Sole 24 ORE)

Durante un intervento al meeting “Far crescere insieme l’Italia“, organizzata da Fratelli d’Italia, Giorgetti ha voluto rassicurare cittadini e imprese, garantendo che la manovra sarà “equilibrata”. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato una nuova fase di spending review, che porterà a tagli di spesa a carico di ministeri ed enti locali per un totale di 4,6 miliardi di euro. (Economy Magazine)

Al Mef il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in vista del Cdm, sta lavorando con gli uffici competenti per la definizione della manovra. Il confronto con le banche è in corso e andrà avanti a oltranza. (Italia Oggi)

Martedì in cdm la manovra e una “informativa” sul Documento programmatico di bilancio. Ci sarà un contributo dalle banche

Entro martedì è atteso il Documento programmatico di bilancio, che fornirà la bozza con i numeri per grandi categorie da inviare a Bruxelles, che saranno poi meglio dettagliati nella Legge di bilancio vera e propriaLa dimensione è nota: si parla di impegni per 24-25 miliardi a fronte di coperture che al momento arrivano a 15-16 miliardi di euro. (LA STAMPA Finanza)

Il cambio di passo, voluto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per rispettare il calendario ufficiale della sessione di bilancio, punta a mettere qualche punto fermo intorno a un cantiere nel quale le variabili però continuano a essere molte. (Il Sole 24 ORE)

Va avanti evidentemente fino all’ultimo secondo il lavoro sulle coperture della manovra da circa 25 miliardi di euro. Gli ultimi giorni hanno visto forti divergenze tra i ministri e il titolare di via XX settembre Giancarlo Giorgetti sui tagli di spesa ritenuti necessari dal Mef e litigi in maggioranza sull’ipotesi di maggiori tasse a carico delle banche. (Il Fatto Quotidiano)