Chi è Matt Gaetz, ministro della Giustizia scelto da Trump che imbarazza i repubblicani
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Considerato un fedelissimo del tycoon e fautore di politiche estreme, la sua conferma al Senato potrebbe essere a rischio La scelta di Donald Trump di affidare al 42enne Matt Gaetz il ruolo di procuratore generale degli Stati Uniti ha creato polemiche e divisioni, anche all’interno della galassia repubblicana. Avvocato e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida dal 2017 al 2024, Gaetz è considerato un fedelissimo di Trump e fautore di politiche estreme, tanto che la sua conferma al Senato potrebbe essere a rischio. (LAPRESSE)
Su altre fonti
Donald Trump sceglie Matt Gaetz, 42enne avvocato dalla Florida, deputato repubblicano e suo fedelissimo, per l’incarico di Attorney general, ministro della Giustizia, la posizione più delicata della nuova Amministrazione. (La Stampa)
Trump vuole trasformare radicalmente il Dipartimento di Giustizia e Gaetz è pronto ad accontentarlo. Il profilo di Matt Gaetz, 42 anni, è perfetto per portare avanti l’agenda del presidente eletto su immigrazione e criminalità. (Il Sole 24 ORE)
E poi un salto al di qua dell'Atlantico: i veterani spina nel fianco di Zelensky, il vademecum per capire che cosa sta accadendo alla Commissione europea, il rapporto di Human Rights Watch su Gaza e quello sugli affamati nel mondo, il taccuino sicurezza, le elezioni in Sri Lanka. (Corriere della Sera)
Matt Gaetz, 42enne avvocato della Florida, è stato scelto come procuratore generale (che equivale al ministro della Giustizia) degli Stati Uniti nella seconda amministrazione Trump. (Fanpage.it)
A capo della National Intelligence e delle 18 agenzie che supervisiona Donald Trump ha chiamato Tulsi Gabbard, per otto anni deputata delle Hawaii, che nel 2020 si era candidata alle primarie democratiche come scelta pacifista prima di lasciare il partito e sostenere quest'anno il candidato repubblicano. (Corriere della Sera)
Donald Trump ha nominato Matt Gaetz, deputato della Florida, come attorney general nella sua prossima amministrazione. Ha aspettato la nomina finale per scioccare, scandalizzare, lasciare attonita la Washington politica. (Il Fatto Quotidiano)
