È scontro tra Banco Bpm e UniCredit: "Offerta inusuale". E intanto il governo valuta il golden power

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Forbes Italia ECONOMIA

“Inusuale” e non “riflette in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm“. Si è espresso così, con un secco no, il cda dell’istituto di Piazza Meda all’offerta pubblica di scambio volontaria di UniCredit annunciata lunedì. Un’operazione ‘ostile’ che ha anche trovato il veto del governo, spiazzato dalla decisione di Andrea Orcel, ad di Unicredit, al punto da valutare l’ipotesi del golden power, ossia lo strumento attraverso il quale la presidenza del Consiglio può di fatto condizionare o addirittura vietare un’operazione di mercato nel caso in cui questa riguardi beni o strutture che si considerano strategici per la sicurezza nazionale. (Forbes Italia)

Ne parlano anche altre fonti

MILANO — Roberto Mazzotta di banche e politica se ne intende. Ha guidato la Bpm un decennio fino al 2009 e prima fu ministro Dc e deputato per quattro legislature. Già nel 2007 portò al cda dell’allora popolare milanese la fusione con Bper: ma dipendenti e sindacati, forti del sistema una testa-un voto, la bocciarono. (la Repubblica)

– Come se non bastassero i mille fronti aperti, nello scontro tra Lega e Forza Italia ci si sono messe pure le banche. Paolo BarelliMissing Credit Paolo Barelli, presidente dei deputati azzurri, Unicredit ha preso in contropiede il governo: il terzo polo bancario rischia di tramontare come teme il leader del Carroccio? "Non penso così. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La società di fondi, che gestisce oltre 200 miliardi di euro di risparmio italiano, è a sua volta sotto attacco, perché la banca guidata da Giuseppe Castagna, prima azionista con oltre il 19%, ha lanciato un’Opa da 1,6 miliardi il 6 novembre sul resto delle quot… (la Repubblica)

Unicredit – Banco Bpm, la profezia di Andrea Orcel a MF su come gestire le opa: la cosa più difficile è saper dire di no

Accadrà se avrà successo - la formula ipotetica è d’obbligo, viste anche le reazioni non proprio entusiastiche di autorevoli esponenti leghisti del governo in carica - l’Offerta pubblica di scambio (volontaria, quindi rifiutabile dai destinatari, cosa che peraltro gli ambienti finanziari si attendono già per oggi) lanciata da Andrea Orcel, numero uno di UniCredit, su Banco BPM, il terzo istituto di credito del Paese. (Corriere della Sera)

Le Borse in Europa riducono i guadagni, appesantite dalle prospettive economiche della Germania di novembre, inferiori alle attese. (Corriere della Sera)

Dopo una lunga carriera di investment banker il ceo di Unicredit considera ancora molto difficile gestire l’opa su una banca. (Milano Finanza)