Bill Viola morto a 73 anni, fu tra i protagonisti della svolta digitale dell’arte contemporanea

Bill Viola morto a 73 anni, fu tra i protagonisti della svolta digitale dell’arte contemporanea
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La sua mostra “Buried secrets” alla Biennale di Venezia del 1995 fu clamorosa. Bill Viola, newyorkese chiamato a rappresentare gli Stati Uniti, ha segnato uno spartiacque nelle lingue del contemporaneo. I suoi «segreti sepolti», cinque installazioni di video e suoni, spiegavano al mondo che l'arte fisica doveva necessariamente fare i conti con quella digitale, con i nuovi strumenti della tecnologia. (ilmattino.it)

Su altre fonti

Grazie alle sue installazioni i rumori della vita quotidiana, ma anche quelli dell’esperienza psichica interiore, hanno saputo giocare un ruolo importante nell'interpretare il diaframma tra il sé e il noi, tra l'interno e l'esterno. (ilmessaggero.it)

A dare l'annuncio della morte di Bill Viola è stata la moglie, Kira Perov, con un post su Instagram. Anzi, della video arte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Quella stessa Firenze dove l’artista nei primi anni ’70, poco più che ventenne, aveva soggiornato come cameraman per l’atelier Art/Tapes 22 di Maria Gloria Bicocchi, lo aveva accolto tributandogli un omaggio. (il manifesto)

Immagini nel tempo, Bill Viola e l’invenzione del video come arte

Bill Viola è morto venerdì 12 luglio a Long Beach, California. Geniale contaminatore di arte e tecnologia, l’artista era malato di Alzheimer. Questa intervista è stata pubblicata sul «Corriere di Bologna» del 29 gennaio 2010. (Corriere della Sera)

Alessandro Moggi / Palazzo Strozzi (Avvenire)

Milano, 14 lug. – Con la morte di Bill Viola si chiude un capitolo della storia dell’arte contemporanea: quello che ha visto la definitiva affermazione delle immagini in movimento come parte integrante del sistema. (Agenzia askanews)