L’ITIA torna a parlare precisa: “Nessun trattamento di favore a Jannik Sinner”

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Una questione che sta assumendo sempre più dei connotati di un confronto politico. Il caso di doppia positività accidentale al Clostebol di Jannik Sinner è un tema evergreen nell’attualità. Il ricorso della WADA al TAS, con la richiesta di condanna per il tennista italiano a 1/2 anni, ha fatto e continua a far discutere e, sulla base di quanto pubblicato dall’Agenzia mondiale dell’antidoping, il nodo della questione non sarebbe nel merito, ma nel diritto. (OA Sport)

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La decisione dell'International Tennis Integrity Agency (Itia) di scagionare Jannik Sinner dall'accusa di doping a seguito della positività al Clostebol si è attenuta alle regole definite "dal Codice mondiale antidoping", a sua volta "stabilito dall'Agenzia mondiale antidoping", ovvero la Wada che ora ha fatto ricorso al Tas contro quella decisione. (Sky Sport)

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L’agenzia per l’integrità del tennis (ITIA) ha pubblicato un aggiornamento relativo al terzo trimestre del 2024, con focus sul caso che ha riguardato l’italiano Jannik Sinner. (Calcio e Finanza)

La decisione dell'International Tennis Integrity Agency (Itia) di scagionare Jannik Sinner dall'accusa di doping a seguito della positività al Clostebol si è attenuta alle regole definite, come ha appena spiegato: «Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere fonte di confusione comprendere le differenze di esito o le incongruenze percepite nel processo. (ilgazzettino.it)

Il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping, e dal Programma antidoping del tennis. L’Itia lo aveva scagionato il 19 agosto per il caso Clostebol dichiarandolo “non colpevole e non negligente”. (Il Fatto Quotidiano)