Il campo largo di Tavares (e quello che non dice)

Il campo largo di Tavares (e quello che non dice)
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Torino Cronaca ECONOMIA

Ciò che non è riuscito alle diplomazie politiche è riuscito al ceo di Stellantis, Carlos Tavares: realizzare il campo largo, anzi larghissimo. Dopo la sua audizione alla Camera, infatti, tutta la politica ce l’ha con lui, dai 5Stelle al Pd redivivo ad Azione e a Fratelli d’Italia. «Il suo è un ricatto inaccettabile». Ma sono i sindacati a indicare, tra le pieghe del suo lungo discorso un pericolo ancora più concreto: un taglio drastico dei costi che andrà a colpire l’indotto auto, una percentuale del 40%. (Torino Cronaca)

La notizia riportata su altri media

Da Capri, dove si trova per partecipare ai convegno dei Giovani Imprenditori, il numero uno di viale dell’Astronomia commenta il momento di… Anzi. (la Repubblica)

«Il settore in crisi anche per colpa sua. «Non è più in condizioni di chieder niente per come hanno mal gestito e male amministrato un'azienda storica italiana. L'amministratore delegato e la dirigenza di Stellantis - ribadisce- dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell'auto italiana» riferendosi all’audizione del top manager in Parlamento di venerdì 11 ottobre. (Corriere della Sera)

Inoltre, il ministro si è soffermato sulla richiesta di Tavares di “nuovi incentivi” per affrontare la crisi in cui verte l'azienda: “Non è più in condizione di chiedere niente per come hanno mal gestito e mal amministrato un'azienda storica italiana”, ha concluso. (Il Giornale d'Italia)

La rilettura registica propone un’originale versione di tre atti unici di Anton Cechov in occasione dei centoventi anni della morte dell’autore

Il gruppo difende, inoltre, le regole europee sull'auto ma ritiene necessarie norme stabili. Stellantis è pronta per la transizione energetica, ma chiede «notevoli iniezioni di incentivi» per rendere più accessibile l'acquisto dei veicoli elettrici da parte della classe media. (Italia Oggi)

L'ad di Stellantis dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa. "Il settore è in crisi anche anche per colpa sua. (la Repubblica)

La rilettura registica propone un’originale versione di tre atti unici di Anton Cechov in occasione dei centoventi anni della morte dell’autore. La versione di Valerio Germani è in primo luogo un’elaborazione drammaturgica, in quanto due dei tre atti sono collegati come fossero un'unica storia, la cui protagonista femminile (Il Giornale d'Italia)