Michele de Pascale al via: «Chiederò a Meloni di essere commissario alla ricostruzione»
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Pier Luigi Bersani, specializzato in metafore tanto stravaganti quanto calzanti, ha ribattezzato Michele de Pascale come «l’uomo che legava la sabbia». Il sindaco di Ravenna, già bagnino e uomo di mare, fresco di trionfo in Emilia-Romagna, è infatti riuscito a tenere insieme non solo Pd e M5S, ma pure gli acerrimi nemici Matteo Renzi e Carlo Calenda. Il risultato? Quasi 17 punti in più dell’avversaria del centrodestra Elena Ugolini (Corriere della Sera)
Su altre testate
Partita ribaltata. ROMA. (La Stampa)
La sinistra che vince le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Umbria è una non notizia. (Liberoquotidiano.it)
Sono le parole di Michele De Pascale, nella sua prima conferenza stampa nel ruolo di presidente della Regione Emilia- Romagna, durante la quale ha rapidamente passato in rassegna i punti del suo programma di governo, su sanità pubblica e prevenzione del territorio, ma non solo: prioritari anche temi come le crisi aziendali, le politiche industriali, la transizione ecologica, la casa. (Libertà)
E invece no: hanno vinto Stefania Proietti in Umbria e Michele De Pascale in Emilia Romagna. Questo sì che, dopo la cocente sconfitta in Liguria, avrebbe destabilizzato le leadership dei partiti del fu «campo largo»: sia Conte che Elly Schlein avrebbero dovuto cospargersi il capo di cenere e ci sarebbero state reazioni all’interno dei loro partiti. (L'Eco di Bergamo)
L’analisi della sconfitta in Umbria ed Emilia-Romagna Giorgia Meloni la fa ad un passo dalla spiaggia di Copacabana. Prima di raggiungere i grandi della Terra per l’ultima sessione di lavoro del G20, la premier si confronta con i giornalisti, allontanando l’idea di una qualche tensione con Matteo Salvini per la riconferma candidata umbra Donatella Tesei («È una scelta che rivendico»), difendendo a spada tratta il ministro Giuseppe Valditara e il sottosegretario Andrea Delmastro dalle più recenti polemiche e, infine, confermandosi al fianco di Kiev «finché c’è una guerra» e contro Vladimir Putin, da cui continua a non cogliere «possibilità di dialogo». (ilmessaggero.it)
Il campo largo esce vittorioso anche se al suo interno bisognerà verificare cosa succederà dopo la tregua elettorale e dopo lo svolgimento dell'assise dei 5stelle. Il Pd fa il pieno in Emilia-Romagna a scapito dei suoi alleati, FdI crolla in Umbria, in entrambe le regioni il M5s esce con le ossa rotte, bene Avs, stabili Fi e Lega. (Italia Oggi)