Il Tar conferma lo stop al corteo. E la Comunità palestinese si sfila

Il Tar conferma lo stop al corteo. E la Comunità palestinese si sfila
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
il manifesto INTERNO

Ricorso respinto. Il Tar del Lazio ha detto no alla richiesta avanzata dall’Unione democratica arabo palestinese di sospendere il divieto di manifestare sabato a Roma imposto dalla questura. Una decisione lampo: gli avvocati avevano presentato l’istanza di sospensiva nella mattinata di ieri e già nel pomeriggio il tribunale ha fatto sapere di non ritenerla «meritevole di accoglimento». Fatta la premessa che la tempistica stretta «rende estremamente difficoltoso» l’espletamento dell’istruttoria, il giudice ha ritenuto fondata l’esistenza di «un pericolo per l’ordine pubblico» e dunque di non considerare «manifestamente irragionevole la valutazione operata dall’autorità». (il manifesto)

Su altre fonti

Corteo pro Palestina a Roma 5 ottobre, previste 30mila persone "per principi di libertà ed espressione" Il corteo pro Palestina a Roma molto probabilmente si farà. E questo nonostante già da parecchi giorni il Viminale abbia imposto il divieto a manifestare pacificamente per le strade della Capitale per presunti problemi di ordine pubblico. (Il Giornale d'Italia)

«Noi ricordiamo il 7 ottobre come la data in cui il popolo palestinese ha messo in gioco la propria esistenza per non morire giorno dopo giorno nell’assoluta indifferenza. Per questo non accettiamo il divieto di manifestare». (la Repubblica)

– Per le manifestazioni pro-Palestina del 5 ottobre “noi abbiamo già iniziato a lavorare sulle informazioni e faremo un tavolo tecnico il 4 ottobre. (Il Faro online)

Questore Roma, 'corteo pro Pal? C'è divieto e va rispettato' 'Interlocuzione con promotori,lavoriamo a trovare tempi diversi'

. Così, all'ANSA, Yousef Salman, presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio. (Il Messaggero Veneto)

La manifestazione pro-Palestina si farà a Roma ma il 12 ottobre. Dopo il veto imposto dalla Questura per il 5 ottobre, dunque, almeno una parte di coloro che avevano chiesto di scendere in piazza sabato rimanda l'organizzazione dell'evento. (ilmessaggero.it)

'Esiste un divieto e va fatto rispettare'. Leggi tutta la notizia (Virgilio)