Migranti, tribunale di Catania: “Egitto paese non sicuro”. La Lega: “Gli italiani possono andarci, i clandestini no”

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Migranti CATANIA – Nemmeno l’Egitto è un paese sicuro. Il giudice della sezione Immigrazione del Tribunale di Catania, ha annullato oggi, 4 novembre 2024, il provvedimento di trattenimento che era stato disposto dal Questore di Ragusa nei confronti di un cittadino egiziano sbarcato in Sicilia, cita nel provvedimento lungo 12 pagine, la sentenza della Corte di giustizia europea che era stata emessa lo scorso 4 ottobre. (Firenze Post)

La notizia riportata su altre testate

“E’ la prima pronuncia di questo tipo dopo il decreto legge sui paesi sicuri”, afferma la legale del migrante. CATANIA – “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Dopodiché, come in ogni paese, ci sono alcuni aspetti che lo rendono insicuro per alcune categorie di persone, penso alle discriminazioni legate al sesso o alla religione". Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, a Metropolis commenta così la sentenza dell giudice Massimo Escher, che non ha convalidato il trattenimento di un ragazzo egiziano appena arrivato a Pozzallo. (la Repubblica)

Roma, 4 nov. Questa la linea del governo dopo il nuovo stop ai trattenimenti arrivato dal Tribunale di Catania.In mattinata, al termine della visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, Giorgia Meloni risponde con una battuta – ma che cela insofferenza – al cronista che ipotizza il “flop” dell’intesa con Tirana: “Ancora? Avete una fissazione…”, taglia corto infilandosi in macchina. (Agenzia askanews)

Un altro tribunale boccia Meloni: nuovo scontro sui Paesi sicuri

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – “Un giudice decide che non basta nemmeno una legge dello Stato per definire un Paese “sicuro”, tanto da permettere il rimpatrio di un clandestino alla sua patria d’origine, e che a prescindere da questa lista un Tribunale può opporsi comunque all’espulsione o al trattenimento. (agenzia giornalistica opinione)

Una lista di paesi sicuri «non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità» di tale «designazione con il diritto dell'Unione europea» e «in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani» che «investono le libertà di un ordinamento democratico». (Corriere della Sera)

Con queste parole il 21 ottobre il guardasigilli Carlo Nordio spiegava la ratio con cui il governo ha varato un decreto legge per inserire l’elenco dei Paesi sicuri non più in un decreto interministeriale ma in una norma primaria, che “il giudice non può disapplicare: se la ritiene incostituzionale può fare ricorso alla Consulta”. (LA NOTIZIA)