Sanità, l’affondo di Tommasetti (Lega): “La Campania con De Luca è finita nel baratro”

Sanità, l’affondo di Tommasetti (Lega): “La Campania con De Luca è finita nel baratro”
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anteprima24.it SALUTE

“In Campania si vive in media tre anni in meno rispetto alla provincia autonoma di Trento”. La constatazione di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, parte dai dati pubblicati dalla Fondazione Gimbe, che fotografano la crisi della Sanità. “Il rapporto diffuso dalla Fondazione sull’andamento del sistema sanitario nazionale conferma tutte le preoccupazioni di chi denuncia da anni le inefficienze della nostra regione, a partire dalle responsabilità politiche. (anteprima24.it)

Ne parlano anche altre testate

Sabato pomeriggio il Pioppo Futsal tornerà tra le mura del Pala Don Bosco in occasione della terza giornata di campionato, in occasione della quale riceveranno la società palermitana dell’Oratorio San Vincenzo. (Monrealelive.it)

Secondo il rapporto, il sistema sanitario nazionale è al centro di una crisi di sostenibilità sempre più profonda, causata da anni di definanziamento e da scelte governative che hanno colpito duramente il settore negli ultimi quindici anni. (AssoCareNews.it)

Gap di 52 miliardi della spesa per la salute con i paesi Ue. E Il Piano di bilancio del governo la riduce rispetto al Pil E ancora: il boom della spesa a carico delle famiglie (+10,3%); quasi 4,5 milioni di persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure, di cui 2,5 milioni per motivi economici; le inaccettabili diseguaglianze regionali e territoriali; la migrazione sanitaria e i disagi quotidiani sui tempi di attesa e sui pronto soccorso affollati. (LA NOTIZIA)

Deficit miliardario, carenza di infermieri, medici in fuga: la sanità pubblica al collasso

La sua efficienza è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni. Pubblicità (la VOCE del TRENTINO)

Un dato su tutti: 4 milioni e mezzo di italiani rinunciano a curarsi. Con una distanza tra Nord e Sud che ormai è una vera e propria frattura. A questo si aggiunge per l’Italia un gap complessivo di oltre 52 miliardi, in quanto a spesa sanitaria pubblica, rispetto all’area Ocse, pari ad una differenza di 889 euro pro capite. (Quotidiano del Sud)

Chi può permetterselo copre le spese di tasca propria, tanto che la spesa sanitaria privata risulta cresciuta del 10,3%. Tra tempi di attesa infiniti e difficoltà di accesso alle strutture sanitarie, nel 2023, circa 4,5 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a visite mediche e cure specialistiche. (L'INDIPENDENTE)