Umbertide, metalmeccanici in piazza: a rischio 6 mila posti di lavoro

Umbertide, metalmeccanici in piazza: a rischio 6 mila posti di lavoro
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Corriere dell'Umbria ECONOMIA

Allarme rosso per il settore metalmeccanico. Sono stati circa 70 i lavoratori che sabato 22 novembre, con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. (Corriere dell'Umbria)

La notizia riportata su altre testate

Si tratta di una bomba sociale ad orologeria. Si tratta di una problematica globale e interdipendente che va dagli stabilimenti automobilistici statunitensi all’offerta sempre più aggressiva dei players cinesi fino alle crisi dei grandi marchi tedeschi, all’imponente ricorso agli ammortizzatori sociali nelle aziende pugliesi del settore. (quotidianodipuglia.it)

Confindustria Molise, visti gli ultimi dati economici elaborati dal Centro Studi di Confindustria, si dice estremamente preoccupata. Le parole del presidente Vincenzo Longobardi sono chiare. (Primonumero)

Convocare il tavolo del settore Automotive alla presidenza del Consiglio dei ministri: la richiesta è contenuta in una lettera inviata alla premier Giorgia Meloni dai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella. (Il Sole 24 ORE)

Fim, Fiom e Uilm scrivono alla Presidente Meloni: “Necessario convocare il Tavolo Automotive alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”

La città, con tutto il suo tessuto economico tanto legato all’automotive, diventa il simbolo del’intero Alto Tevere per un comparto in profonda crisi e che impiega sul territorio, con l’indotto circa 4000 persone. (LA NAZIONE)

"L'automotive è una delle urgenze su cui è importante aprire un tavolo di lavoro anche con il governo". Il nostro interlocutore è l'Ue che ha fatto scelte che stanno evidenziando dei limiti non solo per l'Italia ma anche per altri paesi come la Germania", ha aggiunto. (Teleborsa)

“L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto” ‒ scrivono i tre segretari generali a sostegno della richiesta di convocazione, concludendo che ‒ “In assenza di un riscontro positivo ci vedremo costretti all’auto-convocazione con i lavoratori del settore presso Palazzo Chigi”. (Fiom-Cgil)