La guerra e le democrazie europee
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Esistono attività umane in cui entrambe le parti possono vincere. La guerra non vi rientra. Questa guerra o la vince l’Ucraina o la vince la Russia. L’ex ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba dice senza mezzi termini che se l’andamento attuale non cambia, «noi perderemo questa guerra». Sia chiaro, è ancora evitabile. Supponiamo che l’Occidente assuma a favore dei quattro quinti di territor… (la Repubblica)
Su altri media
Serve di fronte alla fragilità delle incerte politiche trumpiane. Ma i dubbi sorgono veloci. (GLI STATI GENERALI)
Putin gongola, dimenticando che aveva annunciato al suo popolo che si sarebbe trattato di una «operazione di polizia», che in poche settimane l'Ucraina sarebbe stata nelle sue mani. Non è andata così e non andrà così, neppure se l'esercito russo dovesse sfondare le linee nemiche. (il Giornale)
Questo finale di anno invita al pessimismo sulle sorti dell’Ucraina. Ma almeno ci costringe a risolvere qualche equivoco, a separare la tregua dalla resa, a definire gli obiettivi del sostegno militare all’Ucraina o a giustificare il disimpegno. (SettimanaNews)
Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica … Se non ci fossero almeno un milione fra morti e mutilati, la guerra in Ucraina sembrerebbe puro cabaret. (Il Fatto Quotidiano)
Le bugie, l’impostura appartengono a coloro che la provocano, che la combattono e la alimentano, a coloro che la sfruttano a colpi di propaganda per lucrare astratta gloria e tangibili vantaggi. La guerra non bara perché è composta di fatti e quelli, prima o poi, impongono la loro spietata realtà. (La Stampa)
Aumento delle spese Nato al 5% del Pil, tagli ai programmi militari che Musk giudica superati e un piano di pace per l'Ucraina fatto senza aver visto i numeri. (Panorama)