L'accusa di Gaia Tortora: "Carceri inumane. Sono polveriere pronte a esplodere"

L'accusa di Gaia Tortora: Carceri inumane. Sono polveriere pronte a esplodere
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Un altro grido inascoltato. Un ragazzo di 20 anni detenuto nel carcere di Sollicciano si uccide, a febbraio aveva denunciato l’inferno in cui era costretto a vivere. Celle ricoperte di muffa, topi, cimici, scarafaggi. Un crescendo di orrore che porta i più fragili a considerare il suicidio unica via di fuga. Un posto che non è ancora la morte ma non è più la vita. Gaia Tortora – giornalista, vicedirettrice del TgLa7 , figlia di Enzo – in quell’inferno è entrata un anno fa e ha scritto per questo giornale un reportage che terminava così: "Ecco, a Sollicciano non esiste più neanche la speranza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Si disse allora che si dismettevano le obsolete, antigieniche carceri delle Murate, proponendo quanto di tipologicamente più avanzato vi fosse nel settore. Fu operazione assai importante anche perché, di conseguenza, si apriva la città ad una prospettiva di restauro urbano (oggi diremmo di “rigenerazione urbana”) che il Piano Regolatore Detti–La Pira aveva programmaticamente indicato ma non specificato. (LA NAZIONE)

"Dal disastroso sovraffollamento alla mancanza di personale educativo, dalla scarsità di progetti al suo interno alla scarsa presenza di contatti con l’esterno, il problema delle carceri è molto complesso - continua Gulino -. (LA NAZIONE)

Sollicciano – Carenza di prodotti igienici, muffa, insetti, barattoli pieni di cimici. Sono queste le condizioni oggetto dei numerosi esposti presentati negli ultimi mesi dagli avvocati dei detenuti reclusi nelle carceri di Sollicciano e che hanno preceduto il suicidio del giovane detenuto tunisino che avrebbe dovuto finire di scontare la pena a novembre del 2025. (Controradio)

Detenuto suicida a Sollicciano, la procura apre un'inchiesta

Come si vede dalle immagini, alcuni reclusi hanno appiccato delle fiamme, visibili dall'esterno della struttura. E dalle finestre è stato calato uno striscione sul quale si legge 'Suicidio carcere aiuto help'. (Corriere TV)

“Dal disastroso sovraffollamento alla mancanza di personale educativo, dalla scarsità di progetti al suo interno alla scarsa presenza di contatti con l'esterno, il problema delle carceri è molto complesso - continua Gulino -. (gonews)

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul suicidio del detenuto tunisino di 20 anni, trovato privo di vita ieri in una cella del carcere di Sollicciano. Si tratta di un atto formale per consentire l'esame esterno sulla salma e sarà eseguito all'istituto di medicina legale di Firenze dalla medico legale Rossella Grifoni. (Corriere Fiorentino)