Scholz a Putin: “Ritira le truppe e apri al dialogo”
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La crisi di governo ha spinto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a tentare di ritagliarsi un ruolo nella politica internazionale. Ieri ha parlato telefonicamente con il presidente russo, Vladimir Putin. Una chiamata di oltre un’ora, dopo quasi due anni di silenzio. “Il cancelliere ha sollecitato la disponibilità della Russia a negoziare con l’Ucraina con l’obiettivo … (Il Fatto Quotidiano)
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«Però la telefonata, a mio parere, apre il vaso di Pandora. Seriamente preoccupato da una situazione diplomatica che sente sfuggirgli di mano, Volodymir Zelensky non nasconde tutta la sua irritazione per la mossa di Olaf Scholz (la Repubblica)
Oggi abbiamo trattato diversi punti, tra cui la sovranità culturale, che comprende il patrimonio culturale dell'Ucraina, la cultura contemporanea e la diplomazia culturale". Nel suo discorso serale il leader ucraino ha precisato che sta lavorando al piano per fare in modo che "l'Ucraina rimanga forte. (Sky Tg24 )
La telefonata tra il cancelliere tedesco Scholz e il presidente russo Putin ha infatti scatenato una serie di conseguenze che vanno bel oltre le relazioni diplomatiche tra Berlino e Mosca, ferme da due anni. (il manifesto)
– Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la sua decisione di tenere un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, definendolo importante. “La conversazione è stata molto approfondita, ma ha anche contribuito a far capire che il punto di vista del presidente russo su questa guerra non è cambiato molto”, ha detto Scholz prima della sua partenza per il vertice del G20 a Rio. (Agenzia askanews)
Il cancelliere tedesco è stato il primo a «rompere le righe» e a riprendere i contatti con Vladimir Putin. Poi erano scattate le sanzioni, l’Occidente si era unito sulla linea ispirata in prevalenza da Joe Biden, i tentativi di dialogo con Putin erano cessati. (Corriere della Sera)
Un dialogo durato un’ora che rappresenta certamente un passo avanti, anche se la strada da fare resta parecchia. La situazione sul campo di battaglia in Ucraina è particolarmente delicata e per questo motivo la diplomazia prova a cambiare marcia. (Nicola Porro)