Nursind. Aggressioni al Personale Sanitario: la Legge è un passo avanti, ma non basta.
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L’approvazione definitiva alla Camera del decreto legge contro le aggressioni nei confronti di medici, infermieri e altri operatori sanitari segna un passo importante nella protezione di chi ogni giorno si prende cura della salute pubblica. Tuttavia, il Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche) ha espresso una posizione chiara: “Un segnale importante, ma non risolutivo. C’è solo un modo per fermare le violenze contro infermieri e medici: investire sul personale sanitario”. (AssoCareNews.it)
La notizia riportata su altre testate
ROMA (ITALPRESS) - “Ringrazio il Parlamento italiano per aver approvato la Legge sulla violenza nei confronti degli operatori sanitari che introduce l’arresto in flagranza differita e un’altra serie di misure per contrastare questi deleteri episodi di violenza nei confronti dei medici e di tutti i professionisti sanitari”. (Il Sole 24 ORE)
È in vigore dal 02 Ottobre scorso il decreto legge n. 137/2024 che introduce in un’ottica deterrente misure urgenti per contrastare comportamenti violenti nei confronti dei professionisti sanitari, socio – sanitari, ausiliari e di cura e assistenza nell’esercizio delle loro funzioni, nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria. (La Legge per Tutti)
“Siamo di fronte un’emergenza sociale di portata nazionale. Stiamo valutando di muoverci per chiedere la creazione di una commissione parlamentare anti-violenza contro gli operatori sanitari che, di concerto con gli esperti della sicurezza del Viminale, analizzi i rischi di ogni singola struttura sanitaria delle città capoluogo, o comunque degli ospedali con un rilevante bacino di utenza. (Nurse Times)
Per questo motivo abbiamo chiesto un incontro al Direttore Generale dell’Azienda USL della Romagna e ai Prefetti di Ravenna, Rimini Forlì-Cesena in relazione alle aggressioni subite dalle lavoratrici e dai lavoratori impegnati quotidianamente nell’erogazione dei servizi sanitari e socio assistenziali in capo all’Azienda USL della Romagna. (ravennanotizie.it)
«Il preoccupante incremento dei casi di violenza ai danni professionisti sanitari,con aggressioni e danneggiamenti, ha portato ad una prima risposta in termini legislativi con un decreto legge da oggi in vigore che alza il livello in termini di repressione e introduce un elemento forte, l’arresto in differita. (Termoli Online)
“Per essere davvero al fianco degli operatori sanitari e permettere loro di svolgere il proprio lavoro in sicurezza e serenità – aggiunge Morea – sono necessarie nuove coperture e la legge deve prevederle: investimenti importanti su personale sanitario, videosorveglianza, strutture adeguate, non possono più attendere”. (Sassilive.it)