Il generale Brieger: «La difesa europea non può fare a meno degli Stati Uniti. Russia avversario anche per il futuro»
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Difesa comune «da costruire». Il ruolo «imprescindibile» della Nato. Il piano "ReArm Europe" presentato dalla Commissione Europea. E poi Trump, Putin, l'Ucraina. Robert Brieger, 68 anni, generale austriaco è il presidente dello European Union Military Committee (Eumc), l'organismo operativo più importante della difesa europea. L'ente fu istituito nel 2001, con il compito di coordinare le attività degli Stati membri e di dirigere le missioni militari comuni. (Corriere della Sera)
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È piuttosto uno strumento per innescare quello sviluppo complessivo di cui il Vecchio Continente ha vitale bisogno. Il debito comune per finanziare una politica di sviluppo delle capacità di difesa dell’Europa in quanto tale non è semplicemente una questione di “riarmo” e neppure della rapida costituzione di un mitico esercito comune. (ilmattino.it)
Saranno 800 miliardi rubati. Saranno un beneficio solo per i produttori di armi in Europa, negli Stati uniti e in altri paesi. (il manifesto)
"Facendo seguito alle sue conclusioni del 6 marzo 2025 e alla luce del Libro bianco sul futuro della difesa europea del 19 marzo 2025, il Consiglio europeo chiede un'accelerazione dei lavori su tutti gli aspetti per aumentare in modo decisivo la prontezza dell'Europa in materia di difesa entro i prossimi cinque anni", si legge nel testo. (Vatican News - Italiano)

L’industria bellica, fino ad oggi, era gravata di restrizioni e regolamentazioni che ne rendevano meno appetibile l’investimento. Pensiamo alle numerose regolamentazioni, passibili di cambiamenti repentini in base al susseguirsi dei Governi, o ai rischi legati a controversie accese in merito alla violazione dei diritti umani, o ancora, al blocco innescato dalle questioni etiche. (Proiezioni di Borsa)
”È solo un primo passo che necessita di maggiore ambizione e di essere abbinato a un programma completo per una difesa comune europea”, recita il … (Il Fatto Quotidiano)
Il riarmo a sorpresa dell'Europa - anche se, per scelta dichiarata, esclusivamente difensivo - apre una questione morale, ancor prima che politica, di cui sono testimonianza martellante le polemiche di questi giorni. (la Repubblica)