Il vertice Ue vota il riarmo ma il piano parte in salita. Von der Leyen: «Giorni decisivi per l’Europa»

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L'Unione Sarda.it ESTERI

«Il gioco inizia adesso». La Commissione Europea ha presentato il piano sulla difesa - il Libro Bianco con 'l'orizzonte 2030', da una parte, e il ReArm Europe dall'altra - e i 27, per la prima volta, ne possono discutere in modo organico con le carte sul tavolo. Le posizioni d'ingresso però sono diverse, a volte divergenti. Ecco perché il negoziato - al di là delle conclusioni formali del vertice - non può che entrare nel vivo. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altre testate

Il Consiglio europeo ha adottato all’unanimità' le conclusioni sulla difesa europea. (Liberoquotidiano.it)

Meno debito, più strumenti «davvero comuni» e una spinta alla partecipazione del capitale privato. Così si potrebbe riassumente la posizione italiana sul riarmo europeo, che la premier Giorgia Meloni ha illustrato a Ursula von der Leyen. (Corriere della Sera)

Ribattezzato Readiness 2030 per non incutere timore nelle opinioni pubbliche - è rappresentato dal nuovo strumento per l'Azione di sicurezza per l'Europa (Safe), che punta a incentivare investimenti massicci in difesa attraverso prestiti fino a 150 miliardi di euro garantiti dal bilancio dell'Ue. (L'HuffPost)

Hanno deciso di uscirne a testa alta, scendendo a patti con il presidente russo e cercando, insieme a lui, la via diplomatica dell’accordo. Ebbene, l’Unione Europea, anziché accettare con soddisfazione questa possibile risoluzione, che se non altro porrebbe fine ai drammi del popolo ucraino, in guerra ormai da tre anni, si oppone fermamente e vuole a tutti i costi che la guerra seguiti a oltranza. (Radio Radio)

E così ieri è (Secolo d'Italia)

Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati (GLI STATI GENERALI)