Consiglio europeo, i leader divisi sulla difesa. Il piano convince solo i tedeschi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
BRUXELLES – Tutto rinviato. A giugno. O comunque alle prossime settimane. L’urgenza dunque è svanita. In una giornata la necessità di rispondere con rapidità alle minacce russe e al disimpegno americano si dissolve nei dubbi che diversi Paesi, tra cui l’Italia, Francia e Spagna, esprimono sul pacchetto “RearmEu” al Consiglio europeo. Basta leggere le conclusioni per capire che la difesa europea p… (la Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Il debito comune per finanziare una politica di sviluppo delle capacità di difesa dell’Europa in quanto tale non è semplicemente una questione di “riarmo” e neppure della rapida costituzione di un mitico esercito comune. (ilmattino.it)
Se, però, il terreno lo restringiamo, senza pregiudiziali, all'economia, non c'è questione:… Ma se il burro proprio non si può, almeno i cannoni. (la Repubblica)
"Facendo seguito alle sue conclusioni del 6 marzo 2025 e alla luce del Libro bianco sul futuro della difesa europea del 19 marzo 2025, il Consiglio europeo chiede un'accelerazione dei lavori su tutti gli aspetti per aumentare in modo decisivo la prontezza dell'Europa in materia di difesa entro i prossimi cinque anni", si legge nel testo. (Liberoquotidiano.it)
Così si potrebbe riassumente la posizione italiana sul riarmo europeo, che la premier Giorgia Meloni ha illustrato a Ursula von der Leyen. Meno debito, più strumenti «davvero comuni» e una spinta alla partecipazione del capitale privato. (Corriere della Sera)
"Abbiamo ormai una strategia per riarmare pienamente l'Europa, riequipaggiarci, ritrovare pienamente la nostra indipendenza nei cinque anni a venire": il presidente francese, Emmanuel Macron, lo ha scritto su X a margine del Consiglio europeo di Bruxelles. (Liberoquotidiano.it)
Ecco perché il negoziato - al di là delle conclusioni formali del vertice - non può che entrare nel vivo. «Il gioco inizia adesso». (L'Unione Sarda.it)