Crescono gli scettici sui fondi per finanziare il riarmo dell'Europa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
ANSA Il secondo vertice europeo nel giro di due settimane appare meno coeso: le crepe e le divisioni sulla difesa, soprattutto sul suo finanziamento, ieri si sono materializzate, sia pure senza drammi. Al Consiglio Europeo di primavera, solitamente dedicato alle questioni economiche, non erano attese decisioni. Il via libera di massima al Rearm Europe è già arrivato al vertice straordinario del 6 marzo, ieri la presidente della Commissione, la tedesca Ursula von der Leyen, ha illustrato il “Libro bianco” sulla difesa e il “Readyness2030” (che include il Rearm Europe) presentato solo alla vigilia. (Avvenire)
La notizia riportata su altre testate
In una giornata la necessità di rispondere con rapidità alle minacce russe e al disimpegno americano si dissolve nei dubbi che diversi Paesi, tra cui l’Italia, Francia e Spagna, esprimono sul pacchetto “RearmEu” al Consiglio europeo. (la Repubblica)
Ebbene, l’Unione Europea, anziché accettare con soddisfazione questa possibile risoluzione, che se non altro porrebbe fine ai drammi del popolo ucraino, in guerra ormai da tre anni, si oppone fermamente e vuole a tutti i costi che la guerra seguiti a oltranza. (Radio Radio)
Renderanno la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. (Arci)
"Abbiamo ormai una strategia per riarmare pienamente l'Europa, riequipaggiarci, ritrovare pienamente la nostra indipendenza nei cinque anni a venire": il presidente francese, Emmanuel Macron, lo ha scritto su X a margine del Consiglio europeo di Bruxelles. (Liberoquotidiano.it)
E i governi europei non intendono per ora chiederli a prestito dalla Commissione Europea, nemmeno con la promessa di restituirli dopo 45 anni. In fondo l’austerità impedisce agli Stati di oliare i nuovi cannoni. (il manifesto)
Nelle intenzioni della Commissione, questi … (L'HuffPost)