Dilemmi Pse: sì al piano Ursula, ma non troppo

Dilemmi Pse: sì al piano Ursula, ma non troppo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano ESTERI

La risoluzione approvata dal Pse dopo il vertice prima del Consiglio europeo di giovedì ammette che il piano ReArm Eu di Ursula von der Leyen non è all’altezza della situazione. ”È solo un primo passo che necessita di maggiore ambizione e di essere abbinato a un programma completo per una difesa comune europea”, recita il … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Ma se il burro proprio non si può, almeno i cannoni. Il riarmo a sorpresa dell'Europa - anche se, per scelta dichiarata, esclusivamente difensivo - apre una questione morale, ancor prima che politica, di cui sono testimonianza martellante le polemiche di questi giorni. (la Repubblica)

Il debito comune per finanziare una politica di sviluppo delle capacità di difesa dell’Europa in quanto tale non è semplicemente una questione di “riarmo” e neppure della rapida costituzione di un mitico esercito comune. (ilmattino.it)

La nuova banca della guerra ci suggerisce su quali investimenti puntare, da qui all’eternità. Ecco perché. (Proiezioni di Borsa)

L’appello «Stop ReArm». Una campagna europea

Alla fine l'ha capito pure Ursula von der Leyen che, prima ancora dei contenuti, a creare turbamenti rispetto al Piano di difesa europea era il nome: quel «ReArm Europe» allarmante e in fin dei conti fuorviante rispetto a ciò di cui l'Ue ha davvero bisogno. (Secolo d'Italia)

Ribattezzato Readiness 2030 per non incutere timore nelle opinioni pubbliche - è rappresentato dal nuovo strumento per l'Azione di sicurezza per l'Europa (Safe), che punta a incentivare investimenti massicci in difesa attraverso prestiti fino a 150 miliardi di euro garantiti dal bilancio dell'Ue. (L'HuffPost)

Saranno 800 miliardi rubati. Saranno un beneficio solo per i produttori di armi in Europa, negli Stati uniti e in altri paesi. (il manifesto)