Sul terrorista di Magdeburgo la solita cortina fumogena
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Le uniche cose certe della strage al mercatino di Natale di Magdeburgo sono (1) le vittime; (2) il luogo, un mercatino di Natale; (3) il fallimento delle autorità tedesche che hanno prima scelto di tenersi un soggetto pluri-segnalato come pericoloso e poi non vigilato sulle sue attività. Un fallimento “coperto” dalla solita disinformazione dei media mainstream sul profilo e sulle presunte “idee” dell’attentatore. (Nicola Porro)
Ne parlano anche altri media
Massima allerta in vista del Giubileo, la chiave sarà la prevenzione. «Non siamo ai livelli del 2015 quando il timore di un attentato dell’Isis era concreto», dicono dalla questura di Roma. (Repubblica Roma)
L’odio anti-musulmano, la crescita dell’Afd e il modo in cui Elon Musk sta inquinando il dibattito nell’Ue. Daniel Cohn-Bendit, per anni leader verde franco-tedesco a Strasburgo e da sempre storica voce dell’europeismo, ragiona sulle implicazioni dell’attentato di Magdeburgo (la Repubblica)
BERLINO — Un bambino di nove anni morto, al momento la vittima più giovane. Decine di feriti che lottano per la vita. (la Repubblica)
In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, inviato al presidente della repubblica federale tedesca, Frank-Walter Steinmeier, il Papa "esprime la sua partecipazione al dolore delle persone colpite" e "assicura a tutte le vittime la sua vicinanza spirituale". (Vatican News - Italiano)
Cinque morti, tra cui un bambino di 9 anni e 200 feriti, di cui 40 gravi. (Il Fatto Quotidiano)
Mercatini di Natale, processioni, concerti. Il d-day per la Capitale sarà proprio alla vigilia di Natale, quando Papa Francesco aprirà la Porta Santa in Vaticano. (ilmessaggero.it)