I tre supermarket degli ‘schiavi’ a Catanzaro: “Erano pagati 4 euro l’ora, ferie limitate e gli infortuni venivano nascosti”. Tre arresti
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Erano pagati anche 4 euro l’ora e arrivavano a farne anche 50 in una settimana, avevano anche ferie limitate e, in caso di infortunio sul lavoro, erano obbligati a denunciare un incidente domestico. I punti vendita della catena dell’imprenditore Paolo Paoletti erano diventati dei supermarket degli “schiavi”, secondo le indagini della Guardia di finanza di Catanzaro. L’imprenditore è finito in carcere con le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
“L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Catanzaro smentisce ufficialmente la notizia apparsa su alcuni organi di stampa che Maria Teresa Panariello, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, sia iscritta al relativo Albo professionale. (CatanzaroInforma)
Questa la realtà in cui vivevano i lavoratori nei supermercati del Gruppo Paoletti e alcuni passaggi contenuti nella richiesta di misura a carico di Paolo Paoletti, titolare di molti supermercati della fascia Jonica catanzarese, firmata dal sostituto procuratore Saverio Sapia e recepiti nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Luca Bonifacio. (Quotidiano online)
È la FilCams Cgil ad attenzionare oggi il grave fenomeno e a ricordare l'inerzia del Consiglio regionale sulla riforma del comparto. (LaC News24)
Si è aperto un largo orizzonte di riflessioni e forse di nuovi sviluppi dopo l'inchiesta della Guardia di Finanza di Catanzaro che ha portato ad arresti e maxi-sequestri nel settore della grande distribuzione. (LaC news24)
Un registratore ambientale dotato di una scheda telefonica con risponditore automatico. Questo apparecchio era stato piazzato da Paolo Paoletti, imprenditore nel settore dei supermercati tratto in arresto martedì con l’accusa di avere sfruttato i propri dipendenti, e dalla moglie e collaboratrice Anna Valentino, per la quale il gip di Catanzaro ha disposto i domiciliari, per intercettare illegalmente due dipendenti amministrative. (LaC news24)
Ma le criticità non mancano anche sul resto della filiera, e anche nella GDO emergono storie di condizioni di lavoro inaccettabili e degradanti: è il caso dell’imprenditore del catanzarese Paolo Paoletti, arrestato per sfruttamento dei dipendenti e a cui la Guardia di Finanza ha anche sequestrato attività per per un valore di oltre ventisette milioni di euro. (Dissapore)