POGACAR. «HO FATTO UNA COSA STUPIDA, MA MI HA REGALATO UNA DELLE EMOZIONI PIU' BELLE»

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Con un volo lungo 100 chilometri Tadej Pogacar è salito sul tetto del mondo e per un anno sarà lui ad indossare la maglia bianca con l’arcobaleno sul petto. I suoi avversari lo hanno preso per un attacco suicida, come quello di un kamikaze, mentre lui pensava di aver fatto solo... una cosa stupida. «Non so quale sia la parola giusta per descrivere quello che ho fatto. Mi sentivo abbastanza bene in quel momento, ma in effetti non era un piano. (TUTTOBICIWEB.it)

La notizia riportata su altri giornali

Questo è il caso anche dell'Italia, che ha chiuso il programma delle gare di ciclismo con una medaglia d'oro, quella ottenuta negli Juniores da Lorenzo Mark Finn, quella d'argento finita al collo di Filippo Ganna al termine della cronometro élite, e tre di bronzo, grazie alle brillanti prestazioni di Edoardo Affini (crono élite), Elisa Longo Borghini (in linea élite) e della Staffetta Mista. (SpazioCiclismo)

E adesso si può dire non più a bassa voce: Tadej Pogacar è il nuovo Merckx, il "Cannibale" del ciclismo del nuovo millennio, mentre c'è chi arriva a paragonare il fenomenale sloveno a cosa sono stati Michael Jordan per il basket e Roger Federer per il tennis. (Gazzetta del Sud)

Oggi abbiamo assistito a una di quelle imprese che i cantori di una volta avrebbero consegnato alla storia. ZURIGO (Svizzera) – E’ persino divertente sentire Tadej Pogacar definire «una mossa stupida» il suo attacco a 100 chilometri dall’arrivo del mondiale. (Bici.PRO)

IL BETTIOL PENSIERO (E NON SOLO): «POTRO' DIRE DI AVER VISSUTO NELL'ERA DI TADEJ POGACAR»

Ormai é evidente che Tadej Pogacar è al di sopra di me": questo l'omaggio rivolto dal belga Eddy Merckx al nuovo campione del mondo, Tadej Pogacar, come riporta "L'Equipe". "Ciò che ha realizzato è inimmaginabile. (Eurosport IT)

Tadej Pogacar, dopo la sua incredibile performance al Campionato del Mondo, ha dichiarato di aver agito di impulso, di aver compiuto una delle imprese più memorabili della storia del ciclismo senza calcoli, seguendo solo l’istinto. (Cyclinside)

Forse tutto. È il pensiero di uno del gruppo, un pensiero condiviso da tanti nel gruppo, vale a dire da coloro che si sono misurati e si misurano con il nuovo campione del mondo. (TUTTOBICIWEB.it)