«Gaza. Il dottor Hussam solo tra le macerie», intervista a Ghassan Abu Sitta
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«L’ultima fotografia del dottor Hussam Abu Safiya mentre cammina verso il carro armato israeliano». Ghassan Abu Sitta ha descritto così su X, sabato sera, l’immagine che da lì a poco avrebbe fatto il giro del mondo. Poche parole, secche, quasi una mera didascalia, ma piena di sgomento. Abu Sitta è un medico chirurgo britannico-palestinese. Ha condotto missioni mediche in Palestina fin dalla Prima Intifada e ha operato in diversi teatri di guerra, Siria, Yemen, Iraq e Libano (Volere la luna)
La notizia riportata su altri giornali
All'inizio di martedì, 45 pazienti sono stati trasportati dall'Ospedale europeo di Khan Younis agli Emirati Arabi Uniti, partendo attraverso il valico di Kerem Shalom controllato da Israele. L'evacuazione ha evidenziato l'aggravarsi della crisi umanitaria, con migliaia di palestinesi che necessitano di cure urgenti al di fuori del territorio assediato (Euronews Italiano)
Le forze armate israeliane (Idf) hanno confermato di aver arrestato Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahiya, l’ultima grande struttura sanitaria rimasta in funzione nella Striscia di Gaza (Il Fatto Quotidiano)
Hussam Abu Safiya era già stato arrestato dai soldati israeliani. Era successo a fine ottobre, per poche ore. Il direttore sanitario del Kamal Adwan, l’ospedale della cittadina di Beit Lahiya, il più importante nosocomio del nord della Striscia di Gaza, era stato preso assieme ad altre decine di medici e di personale sanitario, interrogato e poi rilasciato. (Valigia Blu)
Un rapporto pubblicato oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha rilevato che “la serie di attacchi mortali israeliani contro e nei pressi degli ospedali di Gaza, nonché i combattimenti associati, hanno spinto il sistema sanitario sull’orlo del collasso totale, con effetti catastrofici sull’accesso dei palestinesi alla salute e alle cure mediche”. (LAPRESSE)
Almeno 29 palestinesi, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi nel giorno di Capodanno nella striscia di Gaza, dove secondo le Nazioni Unite l'assistenza sanitaria è ormai sull'orlo del collasso totale a causa dei continui e sistematici attacchi israeliani contro gli ospedali. (La Stampa)
"Non è il momento di fare congetture né è opportuno farle". "Il ministero degli Esteri e l'intelligence - continua - stanno lavorando per ottenere la sua liberazione e confidiamo di poterci riuscire prima possibile". (Sky Tg24 )