Ue. L’ombrello nucleare francese: deterrenza o provocazione?

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Notizie Geopolitiche ESTERI

Di Giuseppe Gagliano – Mentre gli equilibri strategici in Europa continuano a mutare, il presidente francese Emmanuel Macron ha riacceso il dibattito sulla deterrenza nucleare europea, proponendo una discussione su un possibile ombrello nucleare francese per proteggere il continente. Una mossa che ha trovato l’apertura di Polonia, Danimarca e Lituania, ma che ha anche generato reazioni dure da parte della Russia (Notizie Geopolitiche)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Friedrich Merz, che è pronto a diventare il prossimo cancelliere della Germania, ha affermato che Berlino dovrebbe avviare trattative per espandere i deterrenti nucleari francesi e britannici in modo da coprire l'Europa, secondo un'intervista rilasciata dal politico conservatore al settimanale Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. (Milano Finanza)

È con queste parole, rivolte a Francia e Gran Bretagna, che il cancelliere tedesco in pectore, in un’intervista domenicale alla Deutschlandfunk, apre alla creazione di un ombrello nucleare europeo. «La condivisione delle armi nucleari è un argomento di cui dobbiamo iniziare a parlare». (Corriere della Sera)

Stati dotati di armi nucleari Gli Stati dotati di armi nucleari (NWS) sono Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, ufficialmente ricono… (La Stampa)

Il leader della Cdu ha sottolineato che si tratterebbe di un'integrazione allo scudo statunitense già esistente (LAPRESSE)

Washington è tentata dall’abbandonare le alleanze tradizionali, formare un nuovo improbabile asse con Mosca, negare all’Europa la protezione della sua bomba atomica? Gli europei riscoprono allora che un altro ombrello nucleare esiste, è composto da quasi 300 testate ed è in mano a un presidente della Repubblica francese disposto a metterlo a disposizione dei partner europei. (Corriere della Sera)

Non è ancora chiaro se, come e quando l’ombrello nucleare francese proteggerà gli interessi vitali dell’Unione europea, ampliando il perimetro deterrente della force de frappe, dall’esagono alla confederazione europea, come vorrebbe il presidente d’oltralpe, Emmanuel Macron (Avvenire)