Cittadinanza Sociale: Competenze in Italia, non ci siamo

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Alessandria today INTERNO

Ancora una volta, i dati ci mettono di fronte a una realtà difficile da ignorare: sia che si tratti dei test Invalsi o delle rilevazioni Ocse-Pisa, le competenze di base degli italiani risultano ben al di sotto della media internazionale. Ogni nuovo rapporto sembra scatenare qualche giorno di polemiche e riflessioni, ma poi segue un silenzio che lascia tutto invariato. Questa volta, sarà diverso? La notizia che emerge dall’ultima rilevazione del Programme for the International Assessment of Adult Competencies (Piaac), non lascia spazio a dubbi: un adulto italiano su tre, indipendentemente dall’età compresa tra i 16 e i 65 anni, ha competenze linguistiche e matematiche carenti, spesso insufficienti. (Alessandria today)

Ne parlano anche altri media

Il rapporto OCSE-Piaac sulle competenze degli adulti rilasciato tre giorni fa ha tracciato un quadro allarmante della situazione educativa italiana. Più del 35% degli adulti nel nostro Paese si colloca ai livelli più bassi di competenze di lettura e matematica, mostrando difficoltà persino nella comprensione di testi semplici o nell’esecuzione di calcoli basilari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Secondo l’indagine sulle competenze degli adulti 2023 dell’OCSE, l’Italia è agli ultimi posti tra i paesi membri dell’organizzazione in tutte le classifiche: capacità di comprensione del testo, calcolo, risoluzione dei problemi. (Finestre sull'Arte)

Stiamo assistendo a una pericolosa dealfabetizzazione degli adulti, quella che già alcuni decenni fa denunciava con preoccupazione il linguista Tullio De Mauro. Questo significa, molto semplicemente, che il 33% degli italiani non è in grado di comprendere un testo più lungo di qualche riga, non sa valutare, usare e farsi coinvolgere dalle riflessioni profonde e dalle problematiche che richiedono tempo di studio e riflessioni prospettiche. (L'HuffPost)

La coscienza dell’ignoranza, non stupiamoci se l’Italia è ridotta così

L’indagine sulle competenze degli adulti condotta dall’OCSE condanna ancora una volta gli italiani, descrivendoli come analfabeti funzionali, perciò incapaci di comprendere un testo scritto, e con gravi carenze nella risoluzione di problemi, mostrandosi manchevoli anche in capacità matematiche e logiche. (Panorama)

Due notizie: la prima riguarda un nuovo rapporto dell'Ocse sull'analfabetismo funzionale che fotografa una situazione allarmante per il nostro paese, che si posiziona negli ultimi posti tra le 31 nazioni analizzate per capacità di lettura, calcolo matematico e risoluzione dei problemi nella popolazione adulta tra i 16 e i 65 anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Stupefacente lo stupore. Il nostro è un Paese fermo dagli anni Settanta dello scorso millennio (e chi sta fermo arretra) e la sua “intelligenza sociale” avrebbe dovuto invece miracolosamente crescere? La classe politica non è riuscita a condurre in porto nessuna delle riforme amministrative e istituzionali che tutti ritenevano necessarie dopo la catastrofe Tangentopoli. (La Stampa)